Sui passi di Sigerico: la Via Francigena toscana da Lucca a Siena

Ritrovo a Lucca, presso la struttura dove pernotteremo, alle ore 15.00. Dopo aver lasciato i propri zaini e aver sbrigato le pratiche di check-in, partiremo in autonomia per una bella passeggiata del centro storico di Lucca. Protetta da una possente mura di cinta, Lucca è la città della Toscana che più di tutte ha mantenuto intatto il suo aspetto medievale con le alte torri, i campanili, monumentali palazzi rinascimentali e le sue numerose chiese. Situata subito all’interno della cinta muraria troviamo la Basilica di San Frediano, uno dei gioielli della città: uno stupendo mosaico del XIII secolo riveste la parte superiore della sua facciata. La vicina Piazza dell’Anfiteatro è una bellissima piazza ellittica che sorge su ciò che era un enorme anfiteatro romano. Nel centro della città, nella piazza dell’antico foro romano, si erge la chiesa di San Michele, la cui statua si innalza in cima alla bellissima facciata in stile romanico-lucchese. Un’altra meraviglia dello stile romanico a Lucca è il suo Duomo, la Cattedrale di San Martino, la cui facciata ricca di segreti la rende nota. Tra le torri medievali della città (all’interno della cerchia muraria se ne contavano circa 200 tra torri e case-torri) potremo ammirare Torre Guinigi, l’unica appartenute a famiglie private a non essere crollata, mozzata o abbattuta entro il XVI secolo.

Pernottamento a Lucca.

Dopo la colazione, raggiungeremo la stazione di Lucca e ci trasferiremo ad Altopascio con treno locale.

Dalla chiesa romanica di San Jacopo di Altopascio, un borgo dove l’accoglienza è parte integrante della sua storia, ci dirigiamo verso Galleno, che si trova nella zona più interna del Parco delle Cerbaie, dove cammineremo sul selciato dell’antica e originaria Via Francigena. Oltrepassato questo territorio dal carattere selvaggio, giungeremo a Ponte Cappiano, una frazione del comune di Fucecchio, nota per il suo ponte mediceo disegnato da Leonardo in una sua famosa carta. Percorreremo l’argine del canale Usciana attraversando un’antica palude ora bonificata per raggiungere il centro storico di Fucecchio, una città medievale e culla del celebre giornalista Indro Montanelli. Supereremo l’Arno per giungere al potente e ricco borgo medievale di San Miniato a metà strada tra Firenze e Pisa.

Pernottamento a San Miniato.

Ripartiamo da San Miniato Alto e, dopo circa un’ora di cammino su strada lungo la quale incontreremo l’Oratorio di San Sebastiano e San Rocco, percorreremo un sentiero di straordinaria bellezza che corre lungo un crinale della Val d’Elsa. Incontreremo due submasiones ovvero due punti tappa del viaggio compiuto da Sigerico: l’abbandonata Pieve dei Santi Pietro e Paolo a Coiano, tipico esempio del romanico pisano, e quella di Santa Maria a Chianni, uno dei monumenti più significativi dell’edilizia romanica valdelsana alle porte di Gambassi Terme e nostro punto tappa.

Cena e pernottamento a Gambassi Terme.

Dopo la prima colazione, ripartiamo per il nostro cammino. Un breve percorso in piena campagna disseminato di castelli, abbazie sui crinali della Val d’Elsa. Ci dirigeremo verso il Santuario di Maria Santissima della Provvidenza a Pancole e saliremo verso il borgo medievale di Collemucioli in direzione della Pieve romanica di Cellole, che attualmente ospita la comunità monastica di Bose. Infine ci dirigeremo verso San Gimignano, antico borgo conosciuto per le sue torri – viene definita anche la “Manhattan del Medioevo”- e per il suo rinomato vino bianco: la Vernaccia.

Pernottamento a San Giminiano.

Ripresa del cammino per una delle tappe più belle della Via Francigena Toscana, ricca di saliscendi ma anche di bellezze inaudite! Lasciata San Gimignano dalla Porta di San Giovanni, prima dell’imbocco di una stratta sterrata in direzione del Molino d’Aiano, incontreremo il Monastero di Santa Maria Assunta a Monte Oliveto con il suo bel chiostro quattrocentesco. Proseguiremo in direzione del villaggio di Santa Lucia, infine risaliremo un guado per giungere al Castello di Montauto, e fino alla Torraccia di Chiusi. Imboccheremo il sentiero in direzione del Molino d’Aiano, che secondo alcuni storici identifica il villaggio – citato da Sigerico ma attualmente scomparso – di San Martino in Foci. Infine continueremo su un sentiero in salita che conduce alla Pieve romanica di Santa Maria a Coneo, fondata attorno al 1000. Giungeremo a Colle Val d’Elsa attraversando il suo centro storico e il ponte sull’Elsa in direzione del piccolo borgo fortificato di Strove, dove potremo ammirare la Chiesa romanica di San Martino. Raggiungeremo il complesso di Abbadia a Isola, un importante monastero del X sec. che Sigerico chiamava Burgenove. Arriveremo infine al borgo fortificato di Monteriggioni, nostro punto tappa.

Pernottamento a Monteriggioni.

Lasciamo l’inconfondibile corona di mura di Monteriggioni. Percorreremo la cittadella fortificata dai senesi nel 1213 contro l’avanzata fiorentina e imboccheremo strade bianche in direzione dell’antico borgo medievale di Cerbaia. Giungeremo ai castelli della Chiocciola e di Villa prima di scendere a Pian del Lago. Ci incammineremo in direzione del Bosco dei Renai prima di arrivare all’antica porta di Siena, Porta Camollia. Percorreremo Via Banchi di Sopra per giungere al Duomo e all’antistante Ospedale di Santa Maria della Scala.

Pernottamento a Siena.

Durante la mattina dell’ultimo giorno, per chi lo desidera, potremo visitare autonomamente il centro storico di Siena con i suoi splendidi monumenti. Il Duomo di Siena è un bellissimo complesso in stile gotico che ospita una gran quantità di opere di Donatello, Pisano e Michelangelo. Sia l’esterno che l’interno sono decorati in blocchi di marmo bianco a cui sono alternate più sottili strisce nere verdastre, sono questi i colori rappresentativi di Siena. Molto noto è il suo pavimento: le più impressionanti opere d’arte della cattedrale sono proprio sotto i piedi, capolavori di ben 56 scene incise e intagliate su marmo tra il 1369 e il 1547. Accanto alla Libreria Piccolomini, con mirabili affreschi del Cinquecento, si trova lo splendido Battistero. Il suo interno è completamente affrescato e costituisce uno degli esempi più rappresentativi della pittura senese del Quattrocento. L’opera più interessante del Battistero è sicuramente la fonte battesimale, progettata da Jacopo della Quercia durante il primo Rinascimento toscano. L’adiacente Museo dell’Opera del Duomo ospita i più grandi capolavori di Duccio di Buoninsegna, come la Maestà e la grandiosa Vetrata, le sculture di Giovanni Pisano, di Donatello e di Jacopo della Quercia, insieme alle raffinate oreficerie e i rarissimi codici miniati che un tempo erano conservati nella stessa cattedrale.

Rientro in autonomia. Arrivederci al prossimo viaggio!