Slow-trekking nell’Inferno di Dante in Lessinia, immerso in uno scenario di grande fascino: il Parco Naturale Regionale della Lessina, in provincia di Verona.
Questi luoghi, solitamente fuori dai circuiti di visite legati al sommo poeta, furono probabilmente fonte di grande ispirazione per i versi della Commedia. Sarà quindi questo tema – lo slow-trekking nell’Inferno di Dante in Lessinia – a guidarci tra le bellezze delle Prealpi venete. Attraverseremo il Ponte di Veja, il più importante monumento geologico dell’intero territorio dei monti Lessini, vero e proprio palcoscenico naturale che ispirò Dante nell’immaginare l’ambientazione delle Malebolge, nell’ottavo cerchio dell’Inferno. Ed è proprio qui, al covolo di Camposilvano, un’enorme imbuto di pietra risultato del collasso di una delle numerose cavità carsiche della zona, che Dante trasse ispirazione per la struttura stessa dell’Inferno. Il tema dell’Inferno di Dante si presta quindi a gradevoli spunti letterari, approfonditi da letture commentate. Conosceremo poi, sempre ispirati dallo lo slow-trekking nell’Inferno di Dante in Lessinia, i luoghi dove il paesaggio naturale assume i toni del fiabesco, e i racconti ci narrano di fate e orchi, come nella valle delle Sfingi: un ambiente naturale ove grossi monoliti in pietra si ergono come leggendarie sfingi, creando immagini cariche di suggestione. Un viaggio lento, piacevolmente intervallato da letture dantesche, che ci porterà a contatto con le antiche tradizioni del popolo cimbro, a degustazioni di vini locali e prodotti tipici del territorio rigorosamente a km0, tutto incorniciato dallo splendido ambiente naturale del Parco Naturale Regionale della Lessinia.
Nel corso dello slow-trekking nell’Inferno di Dante in Lessinia saranno con voi le guide ambientali escursionistiche Enrico Buttignon (GAE locale e sommelier) e Silvia Romagnoli (storica e archeologa).
Perché scegliere questo viaggio
- 3 giorni di trekking nel Parco Naturale Regionale della Lessinia con la guida ambientale escursionistica Enrico Buttignon
- Escursione al Ponte di Veja
- Escursione alla valle delle Sfingi e al covolo di Camposilvano
- Visita del Museo Paleontologico di Camposilvano
- Degustazione con vignaiolo di 4 vini cru della Valpolicella
- Pranzo tipico cimbro con piatti cucinati sul carbone
- Letture dantesche durante il cammino
- Approfondimenti storici, culturali e archeologici
- Accompagnamento Insolita Itinera a cura di Silvia Romagnoli
A chi è consigliato
Viaggio dantesco con momenti di lettura e approfondimenti dei versi ispirati dai luoghi attraversati. Consigliato a chi vuole viaggiare con passo lento e vuole combinare trekking e approfondimenti culturali e autentiche esperienze enogastronomiche.
Programma di viaggio
Itinerario
1° giorno Ponte di Veja
Venerdì 28 maggio 2021Ritrovo alle ore 10.00 a Corrubbio (San Pietro in Cariano, VR), accoglienza e introduzione al viaggio dantesco nei luoghi che ispirarono a Dante le ambientazioni dell’Inferno della Divina Commedia.
Lasciamo le auto e partiamo a piedi per un cammino che ci condurrà al Ponte di Veja, uno straordinario ponte naturale affacciato a picco sulla cascatella creata dal ruscello che esce dalla grotta Azzurra e che nei millenni ha scavato il “vajo” sottostante, ricco di salti d’acqua e pozze che andremo a scoprire: è infatti il residuo del crollo della volta di una grande grotta carsica, un cosiddetto “covolo”, il cui tetto è probabilmente crollato in una delle fasi dell’ultima glaciazione. Ci addentreremo tra volte e anfratti rocciosi, numerose sono infatti le grotte e i ripari che il luogo offre, sicuramente rifugio e dimora di nostri non molto lontani parenti: la storia ci racconta infatti che fin dall’ultima glaciazione una colonia di uomini preistorici, abili lavoratori di manufatti di selce, commerciasse il preziosissimo materiale per mezza Europa, fino al mar Baltico nell’attuale Polonia. Il luogo è inoltre ricchissimo di ocra, la pietra gialla utilizzata dai nostri antenati sia per scopi pratici, sia rituali. Camminiamo tra antiche contrade per tratturi lastricati, ci infileremo in sentieri in cui contempleremo castagni centenari e pietre intagliate, scendendo verso la nostra meta. Arrivati al Ponte di Veja, lo scavalcheremo contemplando lo scenario che si apre di fronte a noi, scenderemo fino al ruscello di fondovalle per poi risalire lungo il vajo da cui potremo ammirare cascate e cascatelle prima di rimanere, stupiti, con lo sguardo verso il cielo di fronte all’imponenza di questa meraviglia. La vulgata riporta che Dante Alighieri, esiliato a Verona e ospite di Cangrande della Scala, vi si ispirò per le Malebolge: il gigantesco castagno presente nelle immediate vicinanze viene tuttora detto il “Castagno di Dante”.
Pranzo libero al sacco durante il cammino. Nel pomeriggio, riprenderemo le auto per dirigerci a Bosco Chiesanuova, sistemazione in hotel nelle camere riservate e cena a base di prodotti tipici del territorio.
2° giorno Valle delle Sfingi e Covolo di Camposilvano
Sabato 29 maggio 2021Prima colazione in hotel e avvicinamento con le proprie auto al luogo di partenza del cammino.
Ci lasceremo stupire dal lavoro millenario degli elementi sulla pietra, cammineremo lungo tratturi lastricati, testimonianza del duro lavoro dell’uomo, e ci addentreremo in questi borghi di pietra in cui ammirare testimonianze preziose di un’architettura vernacolare. Luoghi dove i racconti si intrecciano e narrano di fate e orchi, tra cui si apre il Vajo del Brutto, oggi più noto come la valle delle Sfingi, un angolo tra natura e mistero: un ambiente naturale ove grosse pietre monolitiche si ergono come sfingi, e tra immagini cariche di suggestione sarà divertente scoprire facce ed espressioni antropomorfe, affioranti dalla nella roccia. Ci addentreremo poi nell’antro per eccellenza: il covolo di Camposilvano, un’enorme imbuto di pietra risultato del collasso di una delle numerose cavità carsiche della zona. Si tratta di uno spettacolare pozzo di crollo con annessa caverna residuale, che secondo la tradizione orale dei locali avrebbe ispirato Dante nell’immaginare la struttura dell’Inferno. Il lavoro millenario degli elementi ha agito con pazienza e finezza erodendo in maniera sorprendente i due calcari presenti, il rosso ammonitico e l’oolite di San Vigilio. Tra malghe sperdute, faggete incantevoli e contrade affascinanti, saliremo lungo sentieri di pietra, per contemplare dall’alto il grande orizzonte che spazia dalla laguna veneta all’Appennino Emiliano.
Pranzo libero al sacco durante il cammino e tempo a disposizione per la visita del piccolo ma interessantissimo Museo Paleontologico di Camposilvano, che ospita una ricca collezione di fossili che danno vita al percorso espositivo attraverso varie ere geologiche (si arriva fino al Quaternario e alle prime testimonianze della comparsa dell’uomo nel territorio); inoltre, si potrà ammirare un’ampia collezione di ammoniti provenienti dai monti Lessini e da diverse altre parti del mondo, i reperti archeologici rinvenuti nella grotta preistorica del Covolo e nell’interessante villaggio dell’età del bronzo di San Mauro di Saline; e infine, lo scheletro completo di un orso delle caverne, oggi estinto, che in posizione eretta supera i tre metri di altezza.
Nel pomeriggio, rientro in hotel dove ci aspetta una piacevole degustazione guidata con vignaiolo di 4 vini cru della Valpolicella prodotti da una cantina del territorio. A seguire, cena tipica e pernottamento in hotel.
3° giorno Civiltà cimbra lungo la Via Vicentina
Domenica 30 maggio 2021Prima colazione in hotel e check-out delle camere.
La giornata di oggi è dedicata alla civiltà cimbra o tzimbar in Lessinia, ben riconoscibile nelle antiche contrade che paiono punti di una mappa, labirinti di pietra naturale e tratturi che costruiscono reti e legami, segni di un passato che rivive nelle tradizioni, nei luoghi e nelle architetture. Con le nostre autovetture raggiungeremo Campofontana, l’ultimo comune orientale della Lessinia, lasceremo qui alcune autovetture per scendere poi a Giazza. Da qui partirà il nostro trekking che, inoltrandosi tra fitti boschi di faggio, ci porterà a alla scoperta delle “ere” (piazzole) dove anticamente si faceva il carbone (di cui poi ci parlerà il nostro oste durante il pranzo). Saliremo lentamente e a passo costante verso il rifugio Monte Torla, un’antica malga con casara posta ai confini della Lessinia orientale, lungo la via Vicentina, luogo di passaggio tra la val di Chiampo e la val d’Adige. Il rifugio è stato recuperato dall’antico rudere del 1754 con meticolosa pazienza, utilizzando il materiale reperibile in loco. Le antiche pietre, parte del pozzo e la casara ritornano a nuova vita per offrire agli escursionisti un punto di accoglienza e ristoro in questo sontuoso angolo di Lessinia. Dopo una sosta rinfrescante scenderemo verso Campofontana a recuperare le macchine e scendere a Giazza, per concludere il nostro pranzo presso l’Osteria Ljetzan, dove assaggeremo piatti tradizionali cucinati con il carbone, che da più di 30 anni viene qui prodotto seguendo l’antico metodo cimbro.
Al termine del pranzo, saluti e arrivederci al prossimo viaggio!
“Boukèn” in lingua cimbra significa “benvenuti”. E può capitare di sentirselo dire ancora in alcune zone della Lessinia. Infatti, a partire dal XIII secolo, questo territorio è stato colonizzato da gruppi di popolazioni di origine bavaro-tirolesi denominati “cimbri”. Essi ci hanno lasciato la loro lingua, il Tauc, un dialetto tedesco, che viene ancora parlato a Giazza e nella Lessinia orientale, numerosi toponimi sul nostro territorio e altrettanti cognomi. Giazza è l’unica località degli antichi Tredici Comuni dove ancora si parla il cimbro, detto appunto “tauć” (termine che ricalca il tedesco “deutsch”). Si tratta di una parlata germanica affine al bavarese, giunta nel medioevo, come detto sopra, con l’arrivo di coloni provenienti dalla Baviera e dal Tirolo. La maggioranza della comunità scientifica ritiene che i cimbri discendano da coloni tedeschi chiamati da feudatari imperiali, alleati ai potentati della Chiesa, a popolare la Lessinia e altri territori (tra cui l’altipiano di Asiago) tra il X e XII secolo, e qui impiegati in lavori di stroncatura dei boschi (dall’equivalente termine tedesco verrebbe la stessa denominazione di “cimbri” – “zimber”), e solo successivamente dediti ad agricoltura e allevamento.
Dettagli
Quote di partecipazione: € 365
Supplemento per camera singola: € 35
La quota comprende
- Escursioni come da programma, con guida ambientale escursionistica (Enrico Buttignon)
- Pernottamento in hotel*** con prima colazione in camera doppia con servizi privati
- 2 Cene con piatti della tradizione (bevande incluse)
- Letture dantesche durante il percorso
- Ingresso e visita al Museo Paleontologico di Camposilvano (l’apertura del museo e la visita sono soggetti alle normative vigenti legate alla diffusione del Covid-19)
- Degustazione guidata con vignaiolo di 4 vini cru della Valpolicella
- Pranzo della domenica con specialità cimbre cucinate sul carbone (bevande incluse)
- Assicurazione medica di viaggio
La quota non comprende
Trasferimenti per raggiungere il punto di partenza/arrivo, pranzi al sacco del primo e secondo giorno, spese personali e tutto quanto non espressamente menzionato in “La quota comprende”.
ISCRIZIONI PRESSO: Insolita Itinera (051 4116210 / 393 1302525 – viaggi@insolitaitinera.com) – ENTRO IL 28 APRILE 2021.
Al momento dell’iscrizione verrà stipulato un regolare contratto di viaggio e verrà richiesto il versamento dell’acconto di €100 (da versare con bonifico previa iscrizione via mail o direttamente in agenzia) e saldo entro 30 giorni dalla partenza.
Informazioni importanti a scheda tecnica
Caratteristiche delle escursioni:
1° giorno: ca 10 km. Dislivello: 350 m. Durata: ca 6 ore comprese soste. Difficoltà: escursionistica (E).
2° giorno: ca 8 km. Dislivello: 300 m. Durata: ca 5-6 ore comprese soste. Difficoltà: escursionistica (E).
3° giorno: ca 9 km. Dislivello: 600 m. Durata: ca 6 ore comprese soste. Difficoltà: escursionistica (E).
Orari e percorsi degli itinerari proposti potranno subire variazioni, anche sul momento, per motivi logistici o legati alla sicurezza del gruppo, per cause tecniche o meteorologiche, a insindacabile giudizio della guida. La partecipazione prevede l’accettazione del regolamento pubblicate qui.
Equipaggiamento minimo per le escursioni: zaino da 20-30 l, calzature da trekking con suola scolpita (obbligatorie – NO scarpe da ginnastica), cappello ed occhiali da sole, giacca antiacqua e soprapantaloni impermeabili, almeno 1 lt di acqua al giorno. Consigliati bastoni da trekking. La Guida potrà escludere chi non venisse ritenuto idoneo in condizioni fisiche o equipaggiamento inadeguati.
Secondo quanto richiesto dal Decreto Legislativo 62/2018 si forniscono al viaggiatore le seguenti informazioni importanti:
- La quota di partecipazione e degli ingressi sono stati calcolate su un minimo di 10 partecipanti adulti paganti con un massimo di 18. In caso di mancato raggiungimento del numero minimo di partecipanti il viaggio non verrà effettuato e la quota versata verrà interamente restituita. La conferma del viaggio verrà comunicata ai partecipanti non appena verrà raggiunto il numero minimo e non oltre il 20 maggio 2021.
- È esclusiva responsabilità del passeggero comunicare cognome e nomi esatti (inclusi doppi nomi/cognomi) riportati sul documento d’identità. Ai fini della stipulazione del contratto di viaggio sarà inoltre necessario comunicare all’agenzia i seguenti dati: indirizzo, data di nascita, numero di telefono, mail, codice fiscale, numero di documento e data di scadenza.Tali dati saranno trattati esclusivamente per le prenotazioni e le comunicazioni relative al presente viaggio.
- Assicurazione di viaggio: vedi qui tutti i dettagli.
- Documenti necessari al viaggio: carta di identità in corso di validità.
Penali di cancellazione del viaggio:
- Nel caso in cui il viaggio venisse cancellato da parte dell’agenzia viaggi per mancato raggiungimento del numero minimo o per impossibilità ad effettuare il viaggio causa restrizioni alla mobilità legate al Covid-19, verrà rimborsata l’intera quota versata.
- Nel caso in cui uno o più partecipanti non potessero prendere parte al viaggio a causa di restrizioni alla mobilità legate al Covid-19 che coinvolgono l’area del proprio domicilio/residenza, l’iscrizione al viaggio verrà cancellata e verrà rimborsata l’intera quota (fa fede l’indirizzo indicato dal partecipante sulla scheda di partecipazione e riportato sul contratto di viaggio).
- In caso di impossibilità a prendere parte al viaggio da parte del viaggiatore iscritto, la penale di annullamento è relativa all’intera quota di partecipazione e l’importo sarà comunque da corrispondere all’organizzazione. La quota di partecipazione include l’assicurazione contro annullamento per qualsiasi motivo documentabile: al fine di attivare correttamente l’assicurazione è necessario contattare tempestivamente l’agenzia Mitular – Insolita Itinera (telefonicamente ai seguenti numeri di assistenza: 0514116210 / 3931302525 – non si accettano comunicazioni via mail o whatsapp) per comunicare l’annullamento del viaggio e aprire la pratica presso l’assicurazione entro 24 ore dall’avvenimento del sinistro. L’assicurazione rimborserà la penale di cancellazione (previo invio della documentazione necessaria) trattenendo una franchigia secondo quando indicato nel fascicolo informativo consultabile qui. Nessuna franchigia è prevista in caso di contagio Covid-19 da parte del partecipante al viaggio.
- Nessuna penale è prevista per cambio nome, salvo le spese per emettere una nuova assicurazione ai partecipanti.
Insolita Itinera Travel Safe – viaggiare ai tempi del Coronavirus
- Non è possibile partecipare a qualsiasi attività (viaggio, visita guidata, escursione) se presenti sintomi influenzali o febbre oltre i 37,5 °C; se negli ultimi 14 giorni sei a conoscenza di aver avuto contatti con soggetti risultati positivi al Covid-19 o provieni da zone a rischio secondo le indicazioni dell’OMS; se sei in isolamento domiciliare in quanto positivo al Covid-19.
Prima di partire verrà richiesta la compilazione di un modulo di autodichiarazione (direttamente online al link che verrà inviato via mail ai partecipanti). - È obbligatorio l’uso della mascherina sempre, sia all’aperto che nei luoghi chiusi aperti al pubblico, compresi i mezzi di trasporto*. Raccomandiamo l’uso di mascherine chirurgiche mentre, sconsigliamo quelle dotate di valvola di esalazione. Qualora siano utilizzate mascherine a maggior capacità filtrante, quali ad esempio i filtri facciali FFP2, dovranno essere prive di valvola di esalazione.
- È necessario mantenere sempre la distanza interpersonale minima di 1 metro tra i partecipanti, fatta eccezione per le persone che, in base alle disposizioni vigenti, non siano soggette al distanziamento interpersonale (ad es., nuclei familiari). Quest’ultimo aspetto fa capo alla responsabilità individuale.
- Nel corso del viaggio, ricordiamo di igienizzare frequentemente le mani ed evitare per quanto possibile di toccarsi il viso.
- Chiediamo gentilmente la collaborazione di tutto il gruppo nel rispettare tutte le disposizioni delle Autorità, le norme comportamentali indicate dall’organizzatore e le istruzioni di guide/accompagnatori (in particolare, mantenere la distanza di sicurezza, osservare le regole di igiene e tenere comportamenti corretti).
- È necessario informare immediatamente l’accompagnatore/guida, in caso di qualsiasi sintomo influenzale/innalzamento della temperatura corporea durante il viaggio, la visita o l’escursione.
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* Non è obbligatoria la mascherina per chi svolge attività motorie ma deve obbligatoriamente essere rispettata la distanza di almeno 2 metri fra i non congiunti. Durante il trekking, la mascherina va tenuta sempre a portata di mano e deve essere indossata nel caso in cui si incrociasse un altro gruppo sul sentiero e non fosse possibile mantenere la distanza di 2 metri.
Organizzazione tecnica: MiTular.