Orvieto e il mistero della lingua etrusca

Partenza in pullman alle 6.00 dall’Autostazione di Bologna (pensilina 25) e alle 6.10 presso il parcheggio della Certosa su viale M.K. Gandhi, in direzione Orvieto (arrivo previsto per le 10.00 circa).

Durante il viaggio il pullman parteciperete ad un seminario sulla lingua etrusca, durante il quale vi verranno illustrati i fondamenti dell’epigrafia etrusca, partendo dall’alfabeto, la sintassi, la tipologia delle iscrizioni e l’onomastica etrusca. Riceverete il materiale di supporto e le schede per tradurre le iscrizioni che incontreremo durante il viaggio.

Il nostro primo incontro con l’antica civiltà etrusca di Velzna, avviene presso la Necropoli del Crocifisso del Tufo. La necropoli è estesa lungo il versante settentrionale della rupe tufacea su cui sorge Orvieto. Scoperta nell’Ottocento, rappresenta un documento straordinario della storia e della cultura etrusca. Presenta una pianificazione ad isolati, definiti da strade tra loro ortogonali e occupati da tombe del tipo “a dado”, secondo una rigida disposizione che riflette un’organizzazione sociale di tipo egualitaria. Ogni sepoltura era riservata a singole famiglie identificate dal nome inciso sull’architrave, che svela la presenza anche di cittadini stranieri ad Orvieto, sempre più cosmopolita. Il nome della necropoli si deve alla vicina chiesa rupestre (appena al di sopra delle tombe) dove è presente un crocifisso scolpito nel tufo. È qui che avrà luogo il nostro primo workshop di epigrafia etrusca ed ogni partecipante si cimenterà nella lettura di una iscrizione etrusca: assieme arriveremo a comprendere meglio la società dell’antica Velzna e la lingua etrusca ci apparirà senz’altro meno misteriosa!

Proseguiremo verso il Tempio del Belevedere, unica importantissima testimonianza degli innumerevoli templi che dovevano essere presenti a Velzna, distrutti per fare spazio ad altri luoghi di culto romani, prima, e cristiani in seguito. La sua struttura, ancora oggi visibile, richiama quella del tempio etrusco-italico descritta da Vitruvio nella sua opera De Architectura.
Proseguiremo verso il centro di Orvieto dove depositeremo i bagagli in hotel. Tempo libero a disposizione per il pranzo.

Il pomeriggio sarà dedicato alla visita del Duomo di Orvieto e del Museo dell’Opera del Duomo. Il Duomo è uno dei massimi capolavori architettonici del tardo medioevo. Famoso per la sua stupefacente facciata completamente decorata, la cattedrale è intrisa di bellezza e originalità, uno splendido esempio di architettura in cui si sposano perfettamente lo stile romanico e gotico. La Cappella di San Brinzio, dedicata al Santo patrono della città, è costudita nella Cattedrale come un prezioso tesoro nel suo scrigno.  La decorazione pittorica che la ricopre interamente fu avviata nel 1447 dal Beato Angelico con l’aiuto di Benozzo Gozzoli, cui si deve la decorazione di due delle otto vele delle due volte a crociera, raffiguranti Il Cristo Giudice tra angeli e Il Coro dei Profeti. I due artisti interruppero ben presto i lavori, terminati solo negli anni 1499- 1504 da Luca Signorelli, uno dei maggiori interpreti della pittura rinascimentale, allievo di Piero della Francesca. Proprio accanto alla cattedrale si trovano gli antichi Palazzi Papali che ospitano il MODO, ossia il Museo Opera del Duomo. Un vero e proprio sistema che ha come fulcro uno dei beni più preziosi del patrimonio artistico dell’umanità: la Cattedrale di Santa Maria Assunta. La visita  si snoda seguendo il filo conduttore della storia della città e del suo Duomo, ripercorsa attraverso le preziose collezioni artistiche che la Fabbriceria conserva da più di otto secoli.

Cena presso ristorante tipico umbro. Pernottamento in hotel centrale a Orvieto.

Dopo la colazione in hotel, inizieremo la nostra giornata di visite, accompagnati da un archeologo locale specializzato, con il Museo Faina che accoglie una tra le maggiori collezioni archeologiche d’Italia. Infatti, la raccolta, riunita nell’arco dell’Ottocento, include reperti etruschi, greci e romani. Qui sono custodite numerosi reperti provenienti dalla Necropoli del Crocifisso del Tufo,  soprattutto i ricchi corredi ceramici, e dal Tempio del Belvedere. Qui avrà luogo la seconda parte del workshop, durante la quale ci cimenteremo nella lettura delle iscrizioni su oggetti e scopriremo quali formule e termini usavano gli etruschi per dediche e doni. Al termine della visita, tempo libero a disposizione per il pranzo.

Il pomeriggio sarà dedicato a Orvieto sotterranea, un tuffo nelle viscere della rupe, tra i grandi tesori ipogei che la città nasconde. Inizieremo dal suggestivo Pozzo della Cava, pozzo di origine etrusca che si trova in Via della Cava, in una delle zone più interessanti e antiche della città di Orvieto. Rinvenuto solamente nel 1984,  fu interamente scavato a mano nel tufo litoide che costituisce la rupe orvietana ha una profondità di ben 36 metri, gli ultimi dei quali occupati dall’acqua sorgiva.
Continueremo, con l’impressionante “Labirinto di Adriano” un percorso tortuoso che si estende su 400 metri quadri nel sottosuolo della città fatto di cunicoli, un acquedotto, una cisterna di epoca etrusca, ben 20 pozzi, grotte e passaggi ipogei, oltre a un tronco vegetale pietrificato in quell’epoca. L’ultima tappo di questo viaggio sotterraneo sarà la Chiesa di Sant’Andrea con i suoi sotterranei, un autentico spaccato di varie epoche: questi infatti conservano testimonianze storiche di 4 differenti fasi evolutive: l’età del Bronzo, il periodo etrusco, l’epoca romana e infine quella cristiana.

Al termine delle visite, recupero dei bagagli in hotel e partenza per Bologna con arrivo previsto per le ore 20.30 circa.