In Etiopia sulla Rotta Storica e la leggendaria città di Harar

Ritrovo con l’accompagnatore Insolita Itinera all’Aeroporto Marconi di Bologna, pratiche di check-in aereo e imbarco sul volo per Addis Abeba (è previsto uno scalo all’aeroporto di Istanbul). All’arrivo, sistemazione in hotel ad Addis Abeba e pernottamento.

Legenda per i pasti inclusi: Co = Colazione / Pr = Pranzo / Ce = Cena / – = pasto libero).

Dopo una mattinata di riposto in hotel e dopo il pranzo, dedicheremo il pomeriggio del primo giorno in Etiopia alla capitale Addis Abeba. Quando venne fondata nel XIX secolo, la posizione della capitale etiope fu scelta per la bellezza, le sorgenti termali e il clima gradevole del luogo. Fu per volontà dell’imperatore Menelik II a voler trasferire la sua corte in questa zona collinare, che denominò “Nuovo fiore“, Addis Abeba. Inizieremo le nostre visite dal Museo Nazionale, uno dei più importanti dell’Africa subsahariana. La sezione di gran lunga più interessante è quella paleontologica che ospita i resti di Lucy, un ominide vissuto nella valle dell’Awash 3 milioni e mezzo di anni fa. Nel Museo Etnografico, che possiede una splendida collezione di strumenti musicali e di croci copte, scopriremo la storia sociale e culturale dell’Etiopia, nonché le stanze dove abitò l’imperatore Hailè Selassiè circondate da splendidi giardini. Raggiungeremo infine, la collina di Entoto, la precedente capitale dell’imperatore Menelik, da cui si osserva uno splendido panorama sulla città. Nell’ottagonale Chiesa di Entoto Maryam si svolse l’importante incoronazione di Menelik, ma oggi l’interno è visitabile solo dai fedeli durante le celebrazioni religiose. Alle spalle della chiesa, troviamo i ruderi del palazzo di Menelik. Rientro in hotel al termine delle visite, cena e pernottamento in hotel ad Addis Abeba.

Prima colazione in hotel ad Addis Abeba. In prima mattinata partiremo con un volo interno per Bahar Dar, nell’Etiopia settentrionale. Arrivo, trasferimento e sistemazione dei bagagli in hotel a Bahar Dar. Una volta a Bahar Dar, partiremo partiremo per visitare le cascate del Nilo Azzurro il cui corso nasce dalle acque del lago Tana e scorre per 5.223 km fino al Mar Mediterraneo. Al momento la costruzione di una diga ha reso meno rigogliosa e possente la caduta delle acque ma la passeggiata con la quale raggiungeremo le cascate ci ripaga con un’immersione in mezzo alla natura.  Rientro a Bahar Dar per il pranzo. Nel pomeriggio, partenza per un’escursione in barca sul lago Tana, il lago più esteso d’Etiopia con acque azzurre e rive lussureggianti. Le sue rive e isole ospitano numerosi e antichi monasteri che risalgono al periodo compreso tra la fine del XIII e il XIV secolo.  Insieme visiteremo due dei monasteri della penisola di Zeghe, Bete Mariam e Azwa Mariam, dove si conservano pitture e manoscritti risalenti al Medioevo etiopico. Il primo monastero, di Bete Mariam, risale al XIII secolo ed è il più antico. Il secondo, di Azwa Mariam, ha un tetto di paglia che lo rende uno dei più belli. Le pareti dei monasteri sono affrescate con scene del Nuovo Testamento e della vita dei Santi locali. Ritorno in città per cena e pernottamento in hotel a Bahar Dar.

Dopo la prima colazione in hotel, partiremo di prima mattina verso Gondar. Nel 1636 Gondar fu proclamata capitale d’Etiopia dall’imperatore Fasilidas ed è famosa per i suoi castelli seicenteschi. La città, circondata da terre fertili, sorgeva all’incrocio di tre importanti vie carovaniere. Alla morte di Fasilidas, la città superava già i 65.000 abitanti e la ricchezza e lo splendore erano ormai leggendari. Vagando per gli antichi palazzi, tra le sale dei banchetti e quelli che un tempo erano giardini, non ci sarà difficile immaginare lo sfarzo e le cerimonie delle corti dell’epoca. Dopo il pranzo, inizieremo la visita della città dal Fasil Ghebbi (la Cittadella Imperiale) nelle cui mura sono racchiusi sei castelli e numerosi palazzi. Il più spettacolare e meglio conservato è il palazzo dell’imperatore Fasilidas che si eleva per 32 metri e ha un parapetto merlato e 4 torrette a cupola. Il palazzo è attribuito a un architetto indiano e rappresenta un’insolita sintesi di influenze indiane, portoghesi, moresche e aksumite. Proseguiremo la visita con la chiesa di Debre Birhan Selassie, fondata da Iyasu I nel 1690, che è l’unica chiesa rimasta intatta dopo l’attacco del 1888 da parte dei Dervisci sudanesi. Al suo interno si può ammirare la cupola, decorata con pitture raffiguranti 80 visi di cherubini, e numerose altre pitture sacre lungo le pareti ottimamente conservate. Raggiungeremo poi anche i Bagni dell’imperatore, conosciuti anche come la piscina di Fasilidas, era utilizzato per il bagno ma molto probabilmente  fu costruito per ospitare celebrazioni religiose simili a quelle che si svolgono ancora oggi. L’ampia vasca rettangolare è sormontata da un delizioso edificio che si pensa sia stato una residenza di villeggiatura. Cena e pernottamento in hotel a Gondar.

Dopo la colazione, al mattino partiremo alla volta di Lalibela. Lalibela, che in origine si chiamava Roha, fu la capitale della dinastia Zagwe fra il XII e il XIII secolo. La sua anima ferve di riti e suggestioni del cristianesimo nella sua forma più antica e austera . La presenza di 11 magnifiche chiese rupestri scolpite nel tufo rosso l’ha resa famosa come la “Petra” o “Gerusalemme” d’Africa e ne fanno il luogo di maggior richiamo religioso di tutta l’Etiopia. Queste chiese cristiane risalgono al regno di re Lalibela, tra il 1181 e il 1221 ma gli edifici sono così uno diversi l’uno dall’altro per stile, fattura e stato di conservazione da indurre a pensare che risalgano a un periodo molto più esteso persino del regno di Lalibela. Quasi tutte testimoniano evidenti influenze dello stile di Aksum, in particolare nelle porte e nelle finestre. Pranzo al sacco lungo il tragitto. Cena e pernottamento in hotel a Lalibela.

Prima colazione in hotel. In mattinata inizieremo la visita al primo gruppo di chiese di Lalibela. Le varie chiese furono costruite scavando il terreno circostante fino ad una profondità di 15 metri. Poi, il monolito che ne risultava, veniva intagliato e modellato per costruirne la struttura esterna. Terminata la parte esterna si perforavano finestre e porte attraverso le quali si procedeva a scavare e a configurare gli ambienti interni. Secondo una delle molte leggende locali sulla costruzione del sito, il re voleva creare questa nuova Gerusalemme etiope per evitare che i pellegrini intraprendessero il lungo e pericoloso viaggio verso la Terra Santa a nord. Pranzo in corso di visite. Nel pomeriggio visita del secondo gruppo di chiese. Gli edifici sono tra loro comunicanti: cunicoli e passaggi scavati nella roccia le collegano una all’altra. Visiteremo infine, la più famosa di tutte le chiese rupestri d’Etiopia, la chiesa cruciforme di San Giorgio, che fa parte di un gruppo tutto suo. Bet Giyorgis, capolavoro di Lalibela e apogeo della tradizione rupestre, è la chiesa che tra tutte raggiunge la perfezione formale: alta 15 metri con un plinto a tre livelli, è a forma di croce greca e il suo interno è ricco di croci, una splendida cupola e una tela cinquecentesca con San Giorgio che uccide il drago. Cena e pernottamento in hotel a Lalibela.

Dopo la colazione, in mattinata lasceremo Lalibela per visitare Nakuto Leab. Questa chiesa è attribuita al successore di re Lalibela ma quasi certamente fu il sito di un santuario molto più antico. Fu l’imperatrice Zauditù a far costruire l’edificio interamente di mattoni. La chiesa è stata costruita sotto una grotta naturale e vanta alcuni tesori che appartenevano al suo fondatore, fra cui tamburi dipinti, croci e corone. Al termine della visita, trasferimento all’aeroporto per il volo di linea su Dire Dawa, nell’Etiopia orientale. Pranzo in Addis Abeba nell’attesa della coincidenza e arrivo nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento in hotel a Dire Dawa.

Prima colazione in hotel. Partiremo al mattino per visitare la città musulmana di Harar. Con i suoi 368 vicoli concentrati in un’area di appena 1 kmq, ci ricorderà più la marocchina Fez di qualsiasi altra città del Corno d’Africa. Le innumerevoli moschee e i santuari, i mercati che brulicano di gente, la splendida architettura e la grande cordialità degli abitanti ci faranno sentire come trasportati indietro nel tempo. La città, fondata secondo alcune ipotesi da immigrati arabi, divenne un importante crocevia di commerci tra Africa, India e Medio Oriente, dove crebbero dinastie di ricchi e influenti mercanti e fiorirono le arti. Nel XVII e XVIII secolo Harar cominciò ad affermarsi come importante centro della cultura e della religione islamica, che da qui si diffuse in tutto il Corno d’Africa. Pranzo in corso di visite. La sera sarà inoltre possibile assistere a un rituale tradizionale del luogo: gli uomini che danno da mangiare alle iene. Cena e pernottamento in hotel ad Harar.

Prima colazione in hotel. Partiremo al mattino verso Babile. Lungo la strada si visita la “valle delle meraviglie”. Qui gli elementi naturali hanno scolpito la roccia creando insolite formazioni che sfidano la gravità. Il giorno del nostro arrivo al villaggio di Babile potremo vivere l’esperienza di un importante mercato dei Cammelli, il mercato di bestiame più grande d’Etiopia, dove arriva gente anche da Gibuti e dal Somaliland per acquistare cammelli, mucche, asini e capre. Il mercato è un posto pieno di colore e di cultura locale. In seguito trasferimento a Dire Dawa. Volo di linea su Addis Abeba. All’arrivo, cena e pernottamento in hotel ad Addis Abeba.

Al mattino, dopo la prima colazione, visiteremo i siti archeologici di Melka Kunture e Tiya. Melka Kunture è un sito preistorico, rinvenuto nel 1963 su entrambe le rive del fiume Awash. Nel piccolo ma grazioso museo potremo ammirare un’importante collezione di utensili e attrezzi di basalto utilizzati dall’Homo erectus all’Homo sapiens. Alcuni reperti sono esposti in quattro tukul (capanne). È considerato anche una fonte di ritrovamenti fossili di mammiferi estinti, risalenti a 1,8 milioni di anni fa. Il sito archeologico di Tiya, annoverato tra i Patrimoni dell’Unesco, vanta 41 stele funerarie antiche alte fino a 5 metri, decorate con incisioni misteriose di cui ancora oggi non si conosce il significato e l’origine. Abbiamo a disposizione ancora poche informazioni sulla cultura che realizzò le stele ma sappiamo che qui furono sepolte persone di età compresa tra 18 e 30 anni, morte circa sette secoli fa e inumate in posizione fetale. Pranzo lungo la strada. Torneremo ad Addis Abeba nel primo pomeriggio dove visiteremo infine la cattedrale di San Giorgio. Camere in day use per relax prima di cena (una camera ogni 4 pax). Cena in un ristorante tipico con canti e balli tradizionali e trasferimento in aeroporto per il volo internazionale di ritorno verso l’Italia.

Volo internazionale da Addis Abeba a Bologna (è previsto uno scalo all’aeroporto di Istanbul). Arrivederci al prossimo viaggio!