KYPROS. L’isola crocevia di continenti.

Ritrovo con l’accompagnatore archeologo all’Aeroporto Marconi di Bologna, pratiche di check-in aereo e imbarco sul volo per Larnaka (è previsto uno scalo). All’arrivo, trasferimento in hotel a Nicosia. Sistemazione nelle camere riservate e incontro in orario aperitivo con l’archeologo Insolita Itinera che vi illustrerà i dettagli del viaggio, vi fornirà una introduzione storico-archeologica all’isola di Cipro e vi consegnerà il materiale culturale di supporto alle visite. Cena e pernottamento in hotel a Nicosia.

Prima colazione in hotel. Partenza in pullman per la parte occidentale dell’isola compresa nella Cipro Nord, dirigendoci verso l’ampio golfo di Famagosta, che è stato per secoli una delle zone più importanti dell’isola. Le nostre visite hanno inizio dall’antica Salamina, un eccezionale sito archeologico, fra i più importanti di Cipro e del Mediterraneo. Fondata secondo la leggenda da Teucro, fratello di Aiace ed esiliato dal padre, al ritorno dalla guerra di Troia, visse il suo massimo splendore nell’epoca delle città-stato indipendenti di Cipro nel VII secolo a.C., quando divenne il centro culturale ed economico più importante dell’intera isola. Anche all’epoca dell’impero romano, Salamina era il più grande centro commerciale dell’impero d’oriente, ed oggi, l’antica città giace affacciata su una delle più lunghe e belle spiagge sabbiose di Cipro: qui il colore del mare e della vegetazione fanno da quinta scenografica alle rovine del ginnasio, delle terme, del foro e dell’anfiteatro romano, il più grande di Cipro. Si prosegue con la visita del Monastero di San Barnaba, costruito per venerare l’apostolo che diede il via all’evangelista azione di Cipro. 

Pranzo in ristorante. Il pomeriggio è dedicato a Famagosta, una magnifica e inquietante città dalla storia travagliata e sanguinosa, dove le testimonianze del passato affondano in tempi remoti, ed oggi rappresenta una delle perle del Mediterraneo medievale. Passeggiamo nella città vecchia (Kaleiçi), racchiusa all’interno delle straordinarie mura veneziane del ‘500, fino alla Cittadella, detta anche Torre di Otello: visitiamo il quartiere centrale con il mercato centrale, la piazza centrale dove sorge l’ex cattedrale di San Nicola oggi trasformata in moschea, i giardini pubblici con le madrase, i bagni turchi e le cappelle gemelle che appartenevano agli ordini dei cavalieri Templari e degli Ospitalieri. La città di Famagosta ha due volti, che conosceremo assieme, dalle splendide testimonianze del periodo dei Lusignano e della dominazione veneta, alla cosiddetta “città fantasma” di Varosha, abbandonata negli anni ‘70 in seguito agli scontri tra greco-ciprioti e turco-ciprioti.

Al termine delle visite, rientro in hotel, cena e pernottamento.

Al passaggio della frontiera per entrare nella parte turco-cipriota è previsto il controllo del passaporto da parte delle autorità turche (solitamente è accettata anche la carta di identità valida per l’espatrio, ma è meglio viaggiare con il passaporto).

Prima colazione in hotel. La giornata di oggi è ancora dedicata all’esplorazione di Cipro Nord, esplorando il lato settentrionale, verso la zona di Kyrenia, stretta tra le ripide alture calcaree dei Monti Pentadakytilos e la costa settentrionale di Cipro. La prima tappa è l’abbazia di Bellapais, situata all’interno dell’omonimo villaggio deliziosamente abbarbicato sul fianco della montagna. Le incantevoli rovine dell’abbazia rappresentano uno dei più interessanti monumenti gotici del Medio Oriente. Fu edificata tra il il 1198 e il 1205 da monaci agostiniani fuggiti dopo la conquista araba di Gerusalemme, con il nome di Abbaye de la Paix, ed a questa seguirono lavori di ampliamento fino al XIV secolo grazie alle donazioni reali durante il regno di Ugo IV. Il luogo ha acquisito di recente anche una discreta fama letteraria grazie allo scrittore inglese Lawrence Durrel che visse qui durante l’insurrezione contro il dominio britannico e scrisse Gli amari limoni di Cipro. Al termine della visita ci spostiamo verso il pittoresco porto di Kyrenia, dove consumeremo il nostro pranzo. Nel pomeriggio ci dirigiamo verso il palazzo di Vounì, edificato nel V secolo a.C. sulla cima di un colle ed abbandonato poco dopo. Secondo Erodoto fu costruito da un governatore persiano della città-stato di Marion per contrastare la vicina città di Soloi, alleata dai greci. L’area, che scende dalla cima della collina al mare, era stata divisa in tre terrazze e il Palazzo eretto sopra di esse: i resti, di non facile interpretazione, valgono senz’altro una visita per il contesto storico-archeologico e i panorami davvero splendidi con il mare che si estende ai piedi del sito ed una vista che abbraccia l’intera regione.

Al termine della visita rientro in hotel, cena e pernottamento.

Al passaggio della frontiera per entrare nella parte turco-cipriota è previsto il controllo del passaporto da parte delle autorità turche (solitamente è accettata anche la carta di identità valida per l’espatrio, ma è meglio viaggiare con il passaporto).

Prima colazione in hotel. Il mattino è dedicato alla visita di Nicosia, storica capitale dell’isola fin dalla dinastia dei Lusignano, la quale oggi è divisa in due dal passaggio della Linea Verde, creata nel 1963-64. Cominceremo subito dall’importantissimo e ricco Museo Archeologico Nazionale di Cipro, nato dalle collezioni archeologiche a partire dalla fine dell’800 e ampliate dagli scavi più recenti. Oltre ai reperti di età greca e romana, sono di particolare rilievo quelli di età preistorica e protostorica, che testimoniano l’importanza dell’isola come vero e proprio crocevia culturale del mondo antico. Al termine della visita, percorreremo la via pedonale Laiki Geitonia, dove si possono notare le evidenti tracce della divisione marcata dalla cosiddetta Linea Verde, ed arriveremo alla Cattedrale di San Giovanni, edificata sui resti della precedente abbazia benedettina di S. Giovanni Evangelista dell’epoca dei Lusignano, dove si possono ammirare vivaci ed elaborati affreschi del XVIII secolo.

Dopo il pranzo in ristorante a Nicosia, usciamo dalla città per raggiungere Dali, il luogo in cui sorgeva l’antica Idalion, città antichissima che vanta origini mitiche legate alla sua fondazione da parte di Calcanore, un eroe acheo esule da Troia e figlio di Teucro, l’ecista di Salamina. Capitale dell’omonimo regno, fu fondata nel XII sec. a.C. da una colonia di Achei provenienti dal Peloponneso, e prosperò grazie allo sfruttamento delle miniere di rame nei vicini Monti Trodos. La città greca mantenne la sua importanza fino al V secolo a.C., quando venne conquistata dai fenici di Kition. Visiteremo i resti dell’acropoli e il Local Museum of Ancient Idalion, il quale espone una notevole collezione di reperti archeologici. Conclude la nostra giornata di visite archeologiche il sito di Choirokoitia, dichiarato Patrimonio mondiale dell’Umanità da parte dell’Unesco nel 1998 per l’eccellente stato di conservazione dei reperti e “l’importante ruolo di Cipro nell’espansione della civilizzazione dal Vicino Oriente all’Europa”. Qui potremo ammirare i resti di un insediamento neolitico frequentato a partire dal VII millennio a.C., costituito da capanne costruite sul pendio di una ripida collina e protette a valle da mura difensive che si aprono in una elaborata porta di accesso. Al termine della visita proseguimento per Limassol. Sistemazione in hotel nelle camere riservate, cena e pernottamento.

Prima colazione in hotel. La giornata di oggi è dedicata alla visita della città di Larnaka e dei suoi dintorni. Partiamo dalle fasi più antiche della città con i resti conservati nell’area archeologica dell’antica città fenicia di Kition, dove potremo ammirare dall’alto gli scavi passeggiando su passerelle. Tra i resti dell’età fenicia si notano il basamento di un grande tempio dedicato ad Astarte e una serie di altri luoghi di culto, probabilmente consacrati a divinità legate alla lavorazione del rame. Proseguiamo quindi con la visita della città vecchia che ospita la Cattedrale di Larnaca (Agios Lazaros), la quale fu edificata a partire dal IX secolo su una struttura bizantina modificata più volte, nel luogo dove furono rinvenute le spoglie del Santo. Attorno alla cattedrale si snodano le vie del quartiere popolare di Büyük, in passato popolato da membri della comunità turco-cipriota di Larnaka e con una breve passeggiata giungeremo fino alla Moschea di Cami Kebir, ancora oggi aperta al culto, edificata sulla più antica chiesa cattolica dedicata dai Lusignano alla Santa Croce. Sulla stessa piazza dove si apre l’entrata della Cami Kebir, si innalza la mole imponente della fortezza cittadina. Anche in questo caso si tratta di una costruzione ristrutturata dagli ottomani nel 1625 dopo la fondazione, più antica, da parte dei Lusignano nel XIII secolo, a difesa delle coste dell’isola. Completano le nostre visite due piccoli musei, che ci aiuteranno ad approfondire il quadro delle testimonianze più antiche. Il primo è il Museo Pierides, ospitato nell’elegante palazzo che era l’abitazione di Dimitri Pierides, archeologo appassionato che dal 1840 iniziò a collezionare oggetti significativi del passato dell’isola. L’esposizione offre una panoramica abbastanza completa delle differenti epoche storiche e artistiche di Cipro, dalla preistoria e protostoria, fino all’800. Tra i reperti troviamo il celebre uomo urlante proveniente da Souskiou nel distretto di Paphos. Poco distante si trova il Museo archeologico cittadino, dove all’interno è stata ricostruita una delle tombe neolitiche del sito archeologico di Choirokoitia (che abbiamo visitato nella giornata precedente), ed inoltre si trovano reperti provenienti dall’antica Kition, datati tra il XIII e il X secolo a.C.

Dopo il pranzo, lasciamo la città di Larnaka costeggiando il Lago Salato, sulle cui sponde si specchia la moschea Hala Sultan Tekke del VII secolo, dove probabilmente morì nel 649 la zia paterna del profeta Maometto e per questo motivo si tratta di un luogo di pellegrinaggio molto importante nel mondo islamico. Proseguendo, si raggiunge il villaggio di Kiti, dove visitiamo la chiesa Panagia Angeloktisti, ovvero “costruita dagli angeli”, la quale custodisce splendidi mosaici dell’abside risalenti probabilmente al VI secolo.

Rientro a Limassol al termine delle visite, cena e pernottamento in hotel.

Prima colazione in hotel. Oggi ci dirigiamo a ovest di Limassol e, percorrendo una bella strada panoramica lungo la costa, raggiungiamo Petra tou Romiou, il luogo dove secondo la leggenda nacque Afrodite emergendo dalle rocce del mare. Proseguiamo verso ovest per visitare l’area archeologica di Palaia Paphos: qui, su una collina, si trovano i resti del santuario di Afrodite. Raggiungiamo quindi l’area archeologica di Nea Paphos, la città ellenistica e romana entrata a pieno diritto a far parte del Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco. I monumenti occupano tutto il promontorio a nord del piccolo porto, in particolare le celebri case ornate da mosaici, quelle di Dioniso, Aion, Teseo e Orfeo, che rendono imperdibile la visita di questo sito. Anche se gli storici Strabone e Pausania scrivono di un’origine molto antica di questa città, facendola risalire addirittura al re di Tegea, Agapenore, di ritorno dalla guerra di Troia, in realtà le testimonianze archeologiche ci riportano una data più recente e sarebbe stato Nicocles, l’ultimo re di Palaia Paphos a fondare il nuovo insediamento di Nea Paphos nel IV secolo a.C. Completa la nostra visita il Museo Archeologico del distretto di Paphos, che conserva, fra gli splendidi reperti, la celebre statua di Afrodite rinvenuta a Nea Paphos e gli affreschi provenienti dalla casa di Aion.

Dopo il pranzo in ristorante, il pomeriggio è dedicato alla visita alle Tombe dei Re, anche queste dichiarate Patrimonio dell’Unesco insieme alle rovine di Paphos. Il sito è costituito da una serie di camere ipogee ben conservate, costruite a partire dal III secolo a.C.: nonostante il nome, le tombe non furono mai usate per seppellire corpi di stirpe reale, ma furono destinate ad aristocratici e facoltosi, che seguirono nell’usanza e nello stile le tendenze orientali diffuse dagli alessandrini sulle coste del Mediterraneo, conferendo così un aspetto “regale” alla necropoli.

Al termine delle visite rientro in hotel, cena e pernottamento.

Prima colazione in hotel. La giornata di oggi è dedicata alla visita di Limassol e dei suoi dintorni, dove faremo un itinerario alla scoperta di grandi città del passato. Limassol, la seconda città di Cipro dopo Nicosia, oggi è un vivace centro moderno, ed anche qui non ci faremo mancare la visita del Museo Archeologico del distretto di Lemesos, il quale ospita reperti che risalgono a tutte le epoche del popolamento dell’isola, a partire da una serie di idoli datati fra il 4500 e il 3800 a.C., un mosaico del V sec. a.C. proveniente da Alasssa e una nutrita serie di rinvenimenti provenienti da sito archeologico di Amathous, tra i quali spicca una splendida testa scolpita della dea Hator, con diademi a forma di serpente, utilizzata come capitello nel VI sec. a.C. A seguire visitiamo il sito archeologico di Kourion, in posizione panoramica sul mare, affacciato sulla baia di Episkopi, e il suo museo. Anche per questa, come molte delle altre località cipriote, la leggenda narra di una fondazione mitica degli argivi al rientro dalla guerra di Troia. Fra i resti più importanti si segnalano la casa di Eustolios, un fastoso edificio di età tardo-romana con splendidi mosaici, il teatro, l’agorà, i mosaici della casa dei Gladiatori e della casa del Mosaico di Achille, ed infine, il complesso episcopale.

Dopo il pranzo in ristorante locale, ci attende la visita all’area archeologica del celebre complesso del santuario di Apollo Ylatis, a ovest dell’antica città di Kourion, uno dei principali centri religiosi dell’isola, dove Apollo era venerato come Hylates, dio protettore dei boschi che nell’antichità coprivano le brulle colline di oggi. Il santuario fu costruito durante il VII sec. a.C. e utilizzato fino al 365 d.C., quando un terremoto distrusse buona parte dell’edificio. Terminiamo la nostra giornata di visite con l’imponente castello di Kolossi di epoca medievale, legato alla presenza a Cipro dei cavalieri ospitalieri di San Giovanni, che avevano stabilito qui la loro commanderie dopo la ritirata dalla Terrasanta seguita alla caduta di Gerusalemme del 1187. L’importanza del castello era data dalla sua posizione strategica accanto al porto di Limassol e al centro di un territorio fertile con importanti piantagioni da zucchero e vigneti, con le cui uve pregiate si produceva il vino Commandaria.

Rientro in hotel al termine delle visite, cena e pernottamento.

Prima colazione in hotel. La giornata di oggi ci porterà a contatto con la vita rurale tradizionale e il ritmo pacifico dei villaggi sparsi sulle pendici dei Monti Trodos, dove l’architettura dei centri storici non è stata modificata così pesantemente come nei centri della pianura e costieri: le case di pietra e le balconate in legno sono ancora oggi un elemento essenziale del paesaggio umano. Il massiccio, che culmina nei 1952 metri del Monte Olimpo, rappresenta il vero custode dell’anima più tradizionale e profonda di Cipro. È da qui che provenivano le ricchezze che hanno reso celebre l’isola in passato: il rame (cuprum), che forse diede proprio il nome all’isola, e il legname per la costruzione delle navi. Su queste montagne si rifugiarono i monaci bizantini e le comunità di religiosi fondarono numerosi monasteri, cappelle e piccole chiese, che oggi sono inserite all’interno dei Patrimoni dell’Umanità da parte dell’Unesco. Le chiese affrescate dei Monti Trodos rappresentano un eccezionale panorama dell’arte bizantina tra il XII e il XVII secolo. Il nostro itinerario ci condurrà alla scoperta dei più bei monasteri, a partire dalla chiesa Panagia Forviotissa, comunemente conosciuta come Panagia tis Asinou, dal nome di un piccolo borgo fondati da coloni greci provenienti dall’Argolide e da tempo scomparso. La cappella è tutto ciò che rimane dell’antico monastero di Forves, che conserva al suo interno affreschi del XII secolo che rappresentano il Giudizio Universale, realizzati nello stile innovativo particolare del periodo comneno di Costantinopoli da un artista proveniente probabilmente dalla capitale. Si prosegue con la visita della chiesa della Panagia tis Podythou, costruita nel 1502 e dedicata alla Vergine Eleousa, la quale custodisce al suo interno uno dei migliori esempi al mondo di pittura Italo-bizantina. Dopo il pranzo in ristorante locale, ci dirigiamo verso il paese di Kakopetria, costruito a forma di anfiteatro su un crinale roccioso, per visitare il monastero di Agios Nikolaos tis Stegis, il quale conserva all’interno affreschi di epoche differenti a partire dall’XI secolo. Raggiungiamo infine il monastero di Timios Stavros (della S. Croce), la cui chiesa fu fondata nel XII e decorata con un ciclo di affreschi nel 1178. L’edificio fu quasi completamente distrutto e ricostruito nel XIV secolo, periodo a cui risale anche gran parte della decorazione. Nell’abside si conservano invece gli affreschi più antichi, realizzati in uno stile molto raro a Cipro e frequente invece nelle vallate della Cappadocia e sui monti del Caucaso. La nostra giornata di visite si conclude piacevolmente con una degustazione di vini tipici di Cipro ad Omodos, dove, addentrandosi nelle vie del paese, sarà possibile acquistare anche altri prodotti tipici, come il pane a forma di anello (arketana), i dolci (lukum e dolcetti di vinaccia), i merletti simili a quelli tradizionali di Lefkara, i cesti in vimini e in tralci di vite.

Rientro in hotel al termine delle visite, cena e pernottamento.

Prima colazione in hotel e check-out delle camere. Ci spostiamo a est di Limassol lungo la strada che conduce a Larnaka per raggiungere il sito archeologico di Amathous, città fondata nel 1100 a.C., per la quale lo storico greco Teopompo narra che gli abitanti furono i discendenti di Kinyras, mitico re vissuto ai tempi della guerra di Troia. Qui visitiamo la collina dell’acropoli su cui sorgeva il tempio di Afrodite e da dove si intravedono i resti dell’antico porto, oggi sotto il livello del mare. Scendiamo quindi nell’area urbana con l’antica agorà, a fianco della quale sorgeva il complesso termale di epoca ellenistica. Secondo la leggenda, sarebbe qui e non sull’isola di Nasso, che l’eroe ateniese Teseo abbandonò Arianna mentre faceva ritorno a Creta, dopo aver sconfitto il Minotauro. Prima di raggiungere l’aeroporto ci attende un’ultima sosta presso il sito neolitico di Tenta, situato a poca distanza dal villaggio di Kalavasos e datato al 7.000 a.C. Si tratta di uno dei più significativi insediamenti neolitici dell’isola, con suggestivi resti di case a pianta circolare.

Trasferimento in aeroporto al termine della visita e imbarco sul volo per Bologna (è previsto uno scalo).