I popoli delle acque antiche: archeotrekking in Umbria tra Assisi e gli altopiani plestini

Ritrovo davanti alla stazione dei treni a Foligno (PG) , da raggiungere con auto proprie, con tutti i partecipanti e incontro con l’accompagnatore alle ore 9.00.

Trasferimento a Rasiglia. Questo primo anello ci porterà alla scoperta di Rasiglia, un borgo che non ha certo bisogno di presentazioni: gioiello indiscusso della regione, è famoso per la sua peculiare organizzazione interna. Il Fiume Menotre, che qui ha le sue sorgenti, è incanalato all’interno del borgo: lavatoi, ruscelli e cascate disegnano scenari da favola, difficili da dimenticare.
Da Rasiglia, su splendide mulattiere delimitate da antichissime strutture di contenimento, risaliremo verso Volperino, importante per la chiesa di San Mauro o Marone. Si tratta di un insediamento medievale di origine preromana, dapprima di pertinenza dell’Abbazia di Santa Croce di Sassovivo, poi controllato proprio da Rasiglia. Nel 1130 Michele degli Atti, reduce dalla prima Crociata, donò all’abbazia le reliquie di san Marone, eremita e santo siro-libanese fondatore della Chiesa maronita, vissuto tra il IV e il V secolo d.C. Da Sassovivo le reliquie furono trasferite a Volperino, dove rimasero a lungo conservate proprio nella chiesa intitolata al santo. Da Volperino punteremo poi verso il panoramico Passo Civitella e gli altopiani circostanti. Si tratta di zone di pascoli e tratturi, immerse nel verde e con splendide vedute fino a Colfiorito e al Monte Pennino, ai Sibillini e a tutto l’Appennino. Da lì percorreremo un tratto della grandiosa Via della Spina, la strada di origine protostorica che per millenni ha costituito il principale asse di collegamento tra Spoleto a Colfiorito.
Percorrendo questa via raggiungeremo Verchiano. Situato a quota 784 m s.l.m., Verchiano è uno degli
insediamenti più importanti della montagna folignate. Sovrastato dal potente fortilizio medievale, controllato dai Trinci signori di Foligno nel periodo compreso tra il 1305 e il 1439, l’attuale paese gravita attorno alla chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
Attraverso una bella mulattiera rientreremo quindi a Rasiglia, chiudendo il nostro tour ad anello. Ritornando verso la Valle Umbra, ci fermeremo all’Abbazia di Sassovivo, così legata ai luoghi attraversati durante il nostro trekking. L’Abbazia è un complesso molto articolato immerso tra gli olivi e i lecci: risale alla seconda metà nell’XI secolo, nata sui resti di una residenza fortificata. Qui, tra le altre cose, vedremo il magnifico chiostro romanico del 1229, caratterizzato da ben 128 colonnine che inquadrano 58 archi.

Trasferimento in hotel con auto proprie. Cena e pernottamento.

Ritrovo al parcheggio dell’Eremo delle Carceri (PG), poco sopra Assisi, alle ore 09:00.
Il tour ci porterà alla scoperta del monte di San Francesco, nel cuore del Parco Regionale del Monte Subasio, un luogo ricco di segreti e pregno di sacralità.
Prima di addentrarci nei sentieri del parco attraverseremo l’Eremo delle Carceri, immerso nella leccetta: un sito mistico, dove domina la natura incontaminata. Le pietre dell’eremo raccontano di una storia lunghissima, che dal XIII secolo arriva sino ad oggi: tra le forre e gli anfratti del luogo, sorgono le grotte rifugio di eremiti e dello stesso Francesco, che qui si recava in preghiera e meditazione.
La nostra esperienza proseguirà poi verso i prati sommitali del Subasio. Con i suoi 1290 m s.l.m., questo monte domina la Valle Umbra, la grande pianura che in questo tratto, un tempo, era sommersa dal Lacus Umber. I panorami, da lassù, sono impressionanti: godremo di una vista a 360°, ammirando l’Appennino Umbro-Marchigiano, i monti e le pianure della vicina Toscana, i rilievi dell’Umbria Meridionale e tutta la Valtiberina.
Dopo una pausa per pranzo al sacco, il nostro percorso proseguirà verso il Colle San Rufino, che con i suoi ruderi protostorici e medievali è senza dubbio uno dei luoghi d’interesse archeologico più affascinanti di tutta l’Umbria centrale. Narreremo di popoli preromani, santuari di confine e rocche, riprendendo poi la via del ritorno, sempre accompagnati da panorami straordinari.
Raggiunto il punto di partenza del nostro itinerario e recuperate le auto, scenderemo verso Assisi, dove avremo un po’ di tempo libero a disposizione per ammirare le bellezze della città. A seguire ci trasferiremo presso un’azienda vinicola locale per una merenda in vigna: lì assaggeremo vini artigianali prodotti nel territorio tra Bevagna e Cannara, accostati a prelibatezze umbre (lo svolgimento è soggetto a condizioni metereologiche favorevoli).

Trasferimento in hotel con auto proprie. Cena e pernottamento.

Ritrovo a Colfiorito (PG), presso uno dei parcheggi del paese, alle ore 09:30.

Il tour si svolgerà nel cuore del Parco Regionale di Colfiorito, culla dell’antico popolo dei Plestini. Con i suoi 800 m s.l.m., l’altopiano dove sorge il Colfiorito è una delle sette conche carsiche che costituiscono il complesso geomorfologico degli Altopiani Plestini, caratterizzato da scenari medio-montani di grande impatto paesaggistico e ambientale. Quella di Colfiorito è l’unica conca ad aver conservato una delle tante zone umide che un tempo occupavano i sette altopiani, ed è oggi uno dei luoghi più importanti per la sosta di uccelli nidificanti e/o svernanti. Dalla sede del parco saliremo sul Monte Orve, il quale prende il nome dal latino urbs, ovvero “città”, raggiungendo quota 926 m s.l.m. Lì vedremo i resti di un antico insediamento, il principale dei Plestini.
Dalla cima del Monte Orve raggiungeremo poi i resti di un castelliere situato poco sopra l’attuale palude, ad un passo dall’antico valico. Ridiscesi a valle ci dirigeremo verso la linea di riva della palude, da dove si gode di una vista privilegiata sullo specchio d’acqua e sull’anfiteatro di monti che lo circondano: sarà l’occasione per raccontare i processi geologici che hanno generato un paesaggio così affascinante.
Rientrati al punto di partenza del nostro itinerario, ci attenderà una visita allo straordinario Museo Archeologico di Colfiorito. Il museo racchiude una serie molto estesa di reperti relativi alla civiltà umbra locale; conserva, inoltre, numerosi materiali pertinenti alla lunga fase romana, segnata dalla presenza della città di Plestia di cui rimangono i resti a poca distanza dal museo.
Dopo una sosta pranzo libera, ci trasferiremo al castello di Pale. Questo borgo è attestato a partire dal 970 d.C., ed è storicamente importante per le tante cartiere che ospitava: la carta qui prodotta fu addirittura utilizzata nel 1482 per la prima edizione a stampa della Divina Commedia. Pale sorge lungo il corso del Fiume Menotre, ed è attraversato dall’antica via per Colfiorito poi detta “lauretana”. Dal borgo, delimitato ad ovest dal salto delle Cascate dell’Altolina, saliremo verso quello che è senza dubbio il fiore all’occhiello della zona: l’Eremo di Santa Maria Giacobbe.
Questo luogo sacro sorge sul ripido fianco della montagna a quota 525 m s.l.m., proprio sopra la gola del Menotre. Si presenta come un complesso articolato in più edifici, al centro del quale sorge la chiesa.
Quest’ultima, in parte scavata nella roccia, conserva affreschi del XIV-XV secolo. Raggiungeremo l’eremo attraverso un sentiero con balaustra, molto panoramico ma mai esposto: un percorso breve ma molto suggestivo, da compiere con lentezza ammirando il paesaggio incantato della Valle del Menotre. Ripercorso a ritroso il sentiero dell’eremo, raggiungeremo di nuovo il paese. Prima di ripartire avremo del tempo libero a disposizione per scendere nella gola del Menotre (affluente del fiume di Foligno, il Topino), qui caratterizzata dalle fantastiche cascate che con impetuosi salti attraversano un fitto e rigoglioso bosco. Chi vorrà, invece, potrà già scegliere di rientrare o spostarsi liberamente in altre zone limitrofe.

Al termine delle visite (attorno alle 17.00), saluti e rientro con mezzi propri nelle proprie località di origine.