Archeo-Via degli Dei: da Bologna a Firenze con archeologo

Ritrovo a Bologna, in Stazione Centrale alle ore 9.00 e in Piazza Maggiore, alle ore 9.30 (il punto di incontro preciso, da raggiungere autonomamente, verrà comunicato nei documenti di viaggio; per chi venisse da lontano è possibile prenotare la notte precedente al cammino). Dal centro storico di Bologna iniziamo la Via degli Dei. Imbocchiamo Via d’Azeglio per arrivare a via Saragozza. Alla Porta iniziamo a percorrere il lungo portico che, oltrepassato l’arco del Meloncello, inizia la sua ascesa fino al Santuario della beata Vergine di San Luca, da secoli il più importante luogo di pellegrinaggio per i bolognesi che qui venerano un’icona mariana protettrice della città. Una volta saliti a San Luca, dovremo ridiscendere dal versante opposto del Colle della Guardia verso Casalecchio di Reno, prendendo la Via de’ Brègoli che conduce al Parco Talon attraverso un bel bosco alberato. Arrivati al parco proseguiamo costeggiando la riva destra del fiume Reno, dove incontreremo i primi cartelli della Via degli Dei e del sentiero CAI 112. Proseguendo in direzione Sasso Marconi raggiungiamo l’Oasi Naturalistica di San Gherardo che nasce dal recupero di una cava nei pressi di Palazzo de’ Rossi. Superata l’Oasi Naturalistica di San Gherardo, proseguiamo verso Sasso Marconi. Raggiungiamo poi i Prati di Mugnano e ci addentriamo in un bel bosco che qualche ripido tratto in salita. Proseguiamo su via delle Orchidee e sulla Provinciale di Badolo, arrivando al Giardino Botanico Nova Arbora e a Monte del Frate (Badolo). Cena (inclusa per chi scegli la formula “senza pensieri”) e pernottamento.

Dopo la colazione, ripartiamo per raggiungere Brento e costeggiamo il Centro Tutela e Ricerca di Fauna Esotica e Selvatica di Monte Adone. Seguiamo la strada che porta poi alla cima di Monte Adone. Ci troveremo così nel cuore del Contrafforte Pliocenico e una volta raggiunta la croce sulla cima di Monte Adone potremo godere di un bellissimo panorama. Scendendo verso Brento, arriviamo all’abitato dove potremo fare una paura per riposare prima del lungo tratto che collega Brento a Monterumici e Monzuno. Il percorso prosegue poi in mezzo alla natura fino ad arrivare a Monzuno, un grazioso paese di crinale che sorge ai piedi di Monte Venere e che venne distrutto durante la Seconda guerra mondiale. Cena (inclusa per chi scegli la formula “senza pensieri”) e pernottamento.

Dopo la prima colazione, ripartiamo in direzione da Monzuno in direzione Madonna dei Fornelli, superiamo il bivio per Loiano e imbocchiamo una larga carrareccia in salita. Dopo circa 20 minuti raggiungiamo la località “Campagne”. Attraversiamo un bel bosco di castagni fino ad arrivare al ripetitore Telecom già individuato il giorno precedente da Monte Adone. Da qui seguiamo la strada sterrata fino alle case di Le Croci. Dopo una breve salita sul Monte Galletto, giungiamo a Madonna dei Fornelli. Cena (inclusa per chi scegli la formula “senza pensieri”) e pernottamento Madonna dei Fornelli.

Dopo la prima colazione, ripartiamo da Madonna di Fornelli  verso Pian di Balestra. Una volta superato, ci addentriamo nel bosco. Una volta all’ombra di questi alberi secolari, dopo pochi metri potremo già ammirare i tratti della via Flaminia Militare, l’antico percorso romano del 187 a.C. che ci accompagnerà in diversi punti di questa tappa. Il tratto di Monte Bastione fu il primo a essere ritrovato dagli archeologi nel 1979. Proseguendo sul sentiero arriviamo alla Piana degli Ossi, dove possiamo ammirare i resti di 6 antiche fornaci romane per la produzione della calce. Qui infatti, abbondano la roccia calcarea e la legna, indispensa. Il sentiero prosegue accanto a un laghetto artificiale e poi fino a due piane, quella più ampia denominata “radura delle Banditacce”. Arriveremo così alla cima delle “Banditacce” a circa 1200 metri, il punto di massima quota di tutto il percorso. Dopo alcuni metri raggiungeremo anche il “Poggiaccio” che determina la metà del tragitto tra Bologna e Firenze. Il sentiero poi scende leggermente e lì potremo ammirare ancora numerosi reperti dell’antica strada romana, in questo tratto ben conservata. Arriveremo alle falde di Poggio Castelluccio dove incontriamo nuovamente tratti di Flaminia Militare. Continuiamo il percorso, attraversando un bosco di conifere e raggiungiamo l’ingresso del Cimitero Germanico al Passo della Futa. Questo cimitero dà sepoltura a circa 30.800 soldati tedeschi caduti sulla Linea Gotica e fu realizzato negli anni ’60 grazie a un accordo tra l’Italia e la Repubblica Federale di Germania. Cena (inclusa per chi scegli la formula “senza pensieri”) e pernottamento.

Prima colazione e ripresa del cammino. Risaliamo il sentiero lungo il crinale della collina fino a raggiungere la Croce di Monte Gazzaro a 1125 metri. Dopo un tratto lungo il crinale iniziamo a scendere fino ad arrivare ad un grande spiazzo: il Passo dell’Osteria Bruciata. In questa formidabile posizione panoramica sorgeva una locanda avvolta dalla leggenda dei suoi piatti di carne umana. Le indicazioni ci fanno proseguire verso Sant’Agata. Dopo aver percorso un po’ di strada visiteremo Sant’Agata del Mugello, un bel paesino che custodisce un’importante pieve romanica fondata nel 984 e riedificata nel XII secolo. Dopo una pausa proseguiamo per San Piero a Sieve, dove arriviamo nel pomeriggio. Questo piccolo borgo si sviluppò fin dall’XI secolo intorno alla Pieve di San Pietro che risale alla metà del Trecento e conserva un interessante crocifisso ligneo cinquecentesco. Qui si trova anche l’imponente Fortezza di San Martino voluta da Cosimo I de Medici e oggi proprietà privata. Si può anche effettuare una deviazione per visitare il Convento di Bosco ai Frati, dove si trova un meraviglioso Cristo ligneo di Donatello. Cena (inclusa per chi scegli la formula “senza pensieri”) e pernottamento a San Piero a Sieve.

Prima colazione e ripartenza dal centro storico di San Piero a Sieve. Seguiamo il sentiero che ci porta verso la Fortezza Medicea di San Martino. La fortificazione occupa un intero colle e domina gran parte del Mugello. Continuando a camminare prenderemo uno sterrato che indica “Trebbio, Cadenzano” e a seguire saliremo leggermente su una strada che ci permette di godere di un bellissimo panorama dove si vedono anche distese di alberi di ulivo. Arriviamo così fino alla località Trebbio dove vedremo da vicino il Castello del Trebbio. Costruito a inizio Quattrocento per volere di Cosimo I de Medici fu molto amato per i ritiri di caccia anche da Lorenzo il Magnifico. Da qui passarono anche il capitano di ventura Giovanni dalle Bande Nere e Amerigo Vespucci e oggi è diventato patrimonio Unesco. Continuiamo la nostra tappa su una strada che si snoda nel bellissimo panorama del Mugello dove potremo vedere ulivi, borghi e tabernacoli. Il nostro cammino continua e ci permette anche di ammirare la Badia del Buonsollazzo. Questo luogo sacro secondo la tradizione venne fatto costruire prima del Mille dal marchese Ugo di Toscana nel punto dove ebbe una visione miracolosa. La badia però venne portata al massimo splendore nel Seicento grazie ai cistercensi. Il sentiero ci fa proseguire in salita fino ad incrociare il Convento di Monte Senario. Sorto in una posizione molto panoramica questo santuario è tra i più importanti della Toscana. Fu fondato da sette nobili fiorentini dell’ordine dei Servi di Maria nel 1234. Dopo una sosta nel punto di ristoro dei frati, scendiamo lungo il viale alberato e lungo il sentiero che entra nel bosco. Il nostro sentiero riprende nel verde fino a Vetta le Croci. Qui l’ultimo tratto di oggi è aperto in una distesa di campi con panorami mozzafiato dove si possono vedere in lontananza Fiesole e Firenze. Cena (inclusa per chi scegli la formula “senza pensieri”) e pernottamento a nella frazione di Olmo.

Dopo la colazione, partiamo per la nostra ultima tappa da Vetta le croci e imbocchiamo il sentiero in discesa verso Firenze. Proseguiamo seguendo la bella variante del cosiddetto Sentiero di Stilicone. Il suo tracciato ripercorre un evento storico: nell’anno 405 d.C. gli Ostrogoti comandati dal loro Re Radagasio invasero l’Italia arrivando da Nord e dilagarono con saccheggi e devastazioni. Il grosso dell’esercito raggiunsero Firenze ponendola sotto assedio mentre il resto degli Ostrogoti con donne e bambini si stanziarono momentaneamente sulle colline fiesolane, ricche di sorgenti di acqua. Il generale romano Stilicone, con il suo esercito, riuscì a sfruttare la forma a conca della valle del Mugnone per sconfiggere gli Ostrogoti a Mons Regis, poi divenuto Montereggi. La tradizione vuole che il toponimo Vetta Le Croci richiami le numerose sepolture che seguirono alla battaglia. Seguendo il Sentiero di Stilicone ci accorgiamo che si tratta di un bel percorso con saliscendi tra le colline fiesolane e molto ombreggiato, con splendide viste tra gli ulivi del Mugnone. Arriviamo così fino a Fiesole dove secoli di storia etrusca, romana e medievale hanno lasciato preziose tracce come l’area archeologica con Anfiteatro e Terme e il gotico Convento di San Francesco. Da Fiesole ripartiamo scendendo lungo l’asfaltata ma panoramica Via Vecchia Fiesolana. Dopo 7 giorni di cammino raggiungiamo la capitale del Rinascimento: Firenze. Dobbiamo proseguire fino a Piazza della Signoria per apprezzare a pieno le bellezze della nostra meta finale. Siamo finalmente giunti al traguardo!!