La natura lussureggiante, che stregherà gli amanti dell’avventura, verdi paesaggi rurali e una tradizione culturale ancora estremamente viva sono i tratti distintivi del Laos, che sta sorgendo da un passato difficile per affrontare il futuro in nome della sostenibilità.
Il regime di autarchia e la chiusura che hanno caratterizzato il Laos fino alle porte del nuovo millennio hanno fatto sì che le radici culturali della sua popolazione si siano conservate in modo molto più autentico rispetto ad altre zone dell’Asia, in cui molte usanze passate sono state travolte da uno sviluppo spesso tumultuoso. La capitale Vientiane conta, con tutto il suo territorio, appena 754.000 abitanti e la vita nelle campagne, con i villaggi su palafitte e le risaie coltivate ancora con metodi ancestrali, sembra ambientata in un set cinematografico. Nella città di Luang Prabang, patrimonio dell’UNESCO, da secoli ogni mattina i monaci con la toga color zafferano percorrono le strade per l’elemosina, secondo l’uso antico. Un Paese da gustare al rallentatore, affacciato sulla modernità con uno spirito sostenibile, ancora non toccato dal turismo di massa in Asia.
Il Laos è uno dei paesi etnicamente più diversificati della regione, e la composizione dei suoi abitanti, divisi nelle 49 etnie riconosciute dal governo, riflette una posizione geografica privilegiata, di crocevia dell’Asia. A fianco dei Lao, l’etnia prevalente, che costituisce circa il 50% della popolazione, ci sono i robusti Hmong, che vivono di agricoltura nel centro-nord del Paese, i Si la e gli Alak delle province settentrionali, di origine sino-tibetana, dediti al culto degli spiriti e allo sciamanesimo, e gli Alak, di origine mon-khmer, animisti, stanziati nelle province meridionali. In ogni angolo del Laos c’è quindi ampia opportunità di conoscere e interagire con la gente del posto, soprattutto scegliendo di abitare negli homestay.
Il Laos è un territorio all’insegna del verde, o meglio delle tante sfumature di questo magnifico colore: il verde scuro e intenso della giungla, il verde brillante dei campi di riso e il verde smeraldo delle piantagioni di tè che ricoprono le montagne. Ma non è solo la natura a essere verde: il Laos è all’avanguardia, nel panorama del Sud-est asiatico, in fatto di ecoturismo: oltre alle estese aree di conservazione della biodiversità, protette a livello nazionale, è possibile scegliere metodi sostenibili di turismo, ad esempio pernottando negli homestay, una soluzione che consente di fare l’esperienza del “vero Laos” attraverso un turismo “green”, rispettoso per l’ambiente e le comunità locali.
Il Laos è una destinazione in grado di appagare tante aspettative diverse. Gli amanti della natura e dell’avventura potranno esplorare le grotte carsiche percorse dai fiumi tropicali e inoltrarsi nella giungla e cercare i luoghi di avvistamento della fauna selvatica, come i gibboni o gli elefanti. Gli amanti dei viaggi culturali andranno alla ricerca delle città storiche e visiteranno il sito archeologico della piana delle giare megalitiche di Xiangkhoang (patrimonio dell’UNESCO), o si immergeranno nella profonda vita spirituale laotiana. I buongustai sceglieranno una cooking class o andranno alla ricerca delle specialità gourmet del posto, spesso arricchite dall’influenza francese.
Per enrare in Laos è possibile ottenere all’arrivo il VOA (Visa On Arrival), per cui sono necessari i seguenti documenti:
– passaporto con almeno 6 mesi di validità dalla data di uscita e almeno alcune di pagine vuote per consentire l’applicazione dei timbri doganali,
– 2 fototessere recenti.
Il visto turistico viene rilasciato all’arrivo alle seguenti dogane al costo di 37 USD :
– Aeroporti internazionali:
Wattay International Airport – Vientiane
Luang Prabang International Airport – Luang Prabang
Pakse Internatioanl Airport – Champasack
Savannakhet International Airport – Savannakhet
– Confini terrestri aperti al turismo:
Confini Thailandia-Laos
Chiangkhong (provincia Chiang Rai) – Houixay (provincia Bokeo)
Nakaxeng (provincia Loei) – Kaenthao (provincia Sayabouly)
Houi Koln (provincia Nan) – Nam Ngeun (provincia Sayabouly)
Lao-Thai Friendship Bridge I (provincia Nongkhai) – Vientiane
Stazione del treno Tha Naleng in Vientiane
Lao-Thai Friendship Bridge II a Moukdahan nella provincia di Savannakhet
Lao-Thai Friendship Bridge III a Nakorn Phanom nella provincia Khammouane
Chongmek (provincia Ubol) – Vangtao (provincia Champasack)
Confini Cambogia-Laos
Dong Kralor (provincia Stung Treng) – Veun Kham (provincia Champasack)
Confini Vietnam-Laos
Nameo (provincia Thanh Hoa) – Banleui (provincia Huaphanh)
Namkan (provincia Nge An) – Namkan (provincia Xieng Khouang)
Keoneua (provincia Ha Tinh) – Nampao (Lak Sao) (provincia Bolikhamxay)
Laobao (provincia Quang tri) – Dansavanh (provincia Savannakhet)
Confini Cina-Laos
Mohan (provincia Yunnan) – Botene (provincia Namtha)
Nessuna vaccinazione richiesta.
La situazione sanitaria è carente anche nella capitale ed è sconsigliato sottoporsi a cure ospedaliere locali, se non in caso di emergenza. Sono difficoltosi – per il momento – i rimpatri sanitari di emergenza.
Si raccomanda di:
– bere solo acqua e bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio, di non mangiare cibo crudo e carne macinata e di lavare e disinfettare sempre frutta e verdura prima del consumo.
– consumare carne e uova di volatili solo se ben cotte e di evitare ogni forma di contatto diretto con volatili e pollame
– stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente. Le strutture medico ospedaliere pubbliche sono ancora fortemente carenti. Le strutture sanitarie private, pur essendo di livello più alto rispetto a quelle pubbliche, non sono comunque in grado di effettuare interventi complessi.
– portare con sé particolari o importanti medicinali personali che potrebbero non essere reperibili in loco.
La malaria è endemica nelle campagne. Si registrano con una certa regolarità casi di dengue, sia nelle città che nelle campagne.
In passato, sono stati segnalati focolai d’influenza aviaria (virus H5N1). Le Autorità sanitarie locali, coadiuvate da quelle thailandesi, hanno adottato misure e controlli necessari contro il diffondersi dell’epidemia, in particolare nelle zone interessate. Per maggiori informazioni si prega di consultare l’approfondimento Salute in viaggio-Malattie del viaggiatore-Influenza aviaria.
Dall’ottobre 2015 si sono registrati alcuni casi di Poliovirus di tipo 1. L’OMS raccomanda ai viaggiatori verso le aree colpite da Poliovirus di vaccinarsi con una schedula completa.
+ 6 ore in più rispetto all’Italia (+ 5 quando in Italia vige l’ora legale).
Clima tropicale-monsonico, caldo umido, con forti piogge nel periodo agosto-ottobre e temperature più moderate nel periodo novembre-marzo.
Kip (LAK).
Lao, francese, inglese.
Buddhismo e animismo.
Prefisso per l’Italia: 0039
Prefisso dall’Italia: 00856
Per noleggiare un’auto in Laos è necessaria la patente internazionale (mod. Convenzione di Ginevra 1949 oppure Vienna 1968). SErvizi di autonoleggio sono presenti a Vientiane, Luang Prabang e Pakse.
Date le condizioni del traffico e delle strade, si raccomanda la massima prodenza.
Tensione: 230 V
Frequenza: 50 Hz
Tipi di prese: A, B, C, E, F. La frequenza di rete è poco stabile.
Ultimo aggiornamento: 26 marzo 2020. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare sempre il sito Viaggiare Sicuri.
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