La chiesa rupestre di Bete Giyorgis (San Giorgio) a Lalibela (patrimonio dell'UNESCO).

Culla della civiltà umana e seconda più antica nazione cristiana dopo l’Armenia, l’Etiopia è un Paese in cui andare in cerca delle proprie radici e di una spiritualità autentica. Qui ebbe luogo la prima egira della storia islamica (nel 615 d.C.), quando Maometto fuggì in Etiopia per mettere in salvo un piccolo gruppo di fedeli.

La storia dell’Etiopia è ricca e affascinante, ed è quella di un Paese che ha conservato la propria identità culturale anche durante il colonialismo europeo. È qui che nascono alcune tra le più incredibili e radicate leggende e tradizioni della storia: la bellissima Regina di Saba, sovrana dell’antico regno di Aksum, che conquistò il re Salomone di Gerusalemme e diede vita a una lunga stirpe di sovrani etiopi giunta fino ad Hailé Selassié, e la celebre Arca dell’Alleanza, donata dal re Davide di Gerusalemme e oggi – si dice – conservata ad Aksum.

La capitale, Addis Abeba, oltre a essere una bella città multietnica – i suoi quattro milioni di abitanti appartengono a circa 80 nazionalità diverse – conserva due incredibili musei: il Museo Etnografico, con le sue straordinarie croci copte, e il Museo Nazionale, con eccezionali reperti archeologici tra cui la famosa Lucy, lo scheletro di un esemplare femmina di Australopithecus afarensis vissuto in Africa tra i 3 e i 4 milioni di anni fa. Fuori dalla capitale, tra le chiese e i monasteri del Lago Tana, per lo più visitabili anche dalle donne, si segnalano per la particolare bellezza degli affreschi Ura Kidane Mehret, Azuwa Maryam, Narga Selassie, Dega Estefanos e Bete Selassie. Da qui nasce il Nilo azzurro, che poco più a sud forma spettacolari cascate.

Un viaggio nel nord dell’Etiopia è perfetto per chi ama la storia e la cultura: dalle chiese rupestri del Tigrai a quelle di Lalibela, quest’ultime scavate interamente nella roccia, simbolo della chiesa ortodossa etiope ma anche monumenti di straordinaria raffinatezza architettonica e artistica, particolarmente suggestive durante le celebrazioni del Timkat, l’Epifania copta che celebra il battesimo di Cristo. Da non perdere anche le due antiche capitali: Aksum, con lo splendido parco delle stele e Gondar, la cui cittadella fortificata è stata chiamata la “Camelot d’Africa”.

Quasi al confine con il Kenya si trova la vasta area della Rift Valley, ricchissima di animali selvatici, e la valle del fiume Omo, inserita tra i patrimoni dell’UNESCO per i fondamentali rinvenimenti che hanno fornito un contributo decisivo per la storia dell’evoluzione umana. Qui vivono ancora molte etnie che conservano le loro tradizioni dalle radici profondissime.

Anche chi ama la natura e il trekking non rimarrà deluso: dai Monti Simien, una delle più belle catene montuose dell’Africa, con panorami incredibili, alla Depressione della Dancalia, un luogo quasi surreale in uno dei paesaggi più inospitali del pianeta, una vera avventura di esplorazione!

Da non perdere

Città e Villaggi

  • Addis Abeba
  • Bahar Dar
  • Bassa Valle dell’Auasc (patrimonio dell’UNESCO)
  • Etnia Awra Amba
  • Etnia Dorze
  • Bassa Valle dell’Omo (patrimonio dell’UNESCO)
  • Harar*
  • Kibish e Valle dell’Omo sud-occidentale
  • Itang
  • Macallè
  • Villaggi Konso (patrimonio dell’UNESCO)
  • Villaggio di Awra Amba

Monumenti e Musei

  • Antiche chiese rupestri del Tigrai
  • Fasil Ghebbi, Gondar (patrimonio dell’UNESCO)
  • Chiese rupestri di Lalibela (patrimonio dell’UNESCO)
  • Monasteri del Lago Tana
  • Monastero di Debre Damo
  • Monastero di Debre Libanos
  • Museo Etnografico di Addis Abeba
  • Museo Nazionale di Addis Adeba
  • Sito archeologico di Tiya (patrimonio dell’UNESCO)
  • Stele di Aksum
  • Stele e incisioni rupestri nei dintorni di Dilla
  • Tempio di Yeha

Parchi naturali

  • Area Protetta di Menz-Guassa
  • Depressione della Dancalia
  • Foresta Nazionale di Menagesha
  • Laghi della Rift Valley
  • Monti Goda
  • Parco Nazionale dei Monti Bale
  • Parco Nazionale dei Monti Simien (patrimonio dell’UNESCO)
  • Parco Nazionale dell’Auasc
  • Parco Nazionale dell’Omo
  • Parco Nazionale di Abiata-Sciala
  • Parco Nazionale di Gambela
  • Parco Nazionale di Gibe Sheleko
  • Riserva della Biosfera di Kafa
  • Riserva Naturale di Yabelo Il corvide di Zavattari e la rondine
  • Sorgenti e cascate del Nilo Azzurro
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Informazioni utili

Documenti necessari per passeggeri italiani

Passaporto necessario, con validità residua di almeno sei mesi.

Visto di ingresso necessario. Il visto turistico può essere richiesto  presso l’Ambasciata di Etiopia a Roma previa compilazione di un modulo o all’arrivo all’aeroporto di Addis Abeba (ad eccezione dei cittadini italiani di origine eritrea i quali non possono avvalersi del rilascio del visto all’aeroporto). Sulla base delle più recenti disposizioni, all’aeroporto internazionale di Addis Abeba vengono rilasciati visti turistici validi 30 giorni (dietro pagamento di 50 USD, consegna di una fotocopia del passaporto e compilazione di un modulo di solito consegnato in aereo).  Al momento per il rilascio del visto non è richiesto il certificato di vaccinazione internazionale contro la Febbre Gialla a meno che si sia stati in Paesi considerati a rischio negli ultimi 6 mesi.

All’uscita dal Paese potrebbe essere chiesto di esibire le ricevute attestanti la regolarità dei cambi effettuati durante la permanenza. La normativa etiopica non consente l’esportazione di manufatti ritenuti di interesse storico. Si sono verificati recentemente casi di sequestro all’aeroporto di oggetti del tutto comuni, acquistati da turisti nei normali mercati: si consiglia pertanto di richiedere sempre e custodire le fatture di acquisto, per poterle esibire in caso di contestazione.

Vaccinazioni e situazione sanitaria

Nessuna vaccinazione richiesta per i viaggi nel nord dell’Etiopia.

La vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatoria soltanto per i viaggiatori provenienti dai Paesi a rischio di trasmissione della malattia (o se si sono visitati paesi a rischio negli ultimi 6 mesi)

Se si prevede di recarsi nella Valle dell’Omo a sud, o in Dancalia sono invece vivamente consigliate la vaccinazione internazionale contro la febbre gialla e la profilassi antimalarica. Raccomandiamo comunque di rivolgersi al proprio Ufficio d’Igiene Provinciale per informazioni più dettagliate.

Si raccomanda di:

– bere solo bevande in bottiglia chiusa (verificando la presenza del sigillo), evitare l’aggiunta di ghiaccio, non consumare verdure crude, alimenti preparati con uova crude e cibi congelati; disinfettare con cura frutta e verdura.

– stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario o il trasferimento in altro Paese del paziente. Il livello dell’assistenza sanitaria nel Paese è molto carente. Ad Addis Abeba ed in alcune città principali si trovano strutture pubbliche e private dotate di attrezzature moderne, ma non sempre perfettamente funzionanti. Le condizioni igieniche non sono sempre soddisfacenti ed il personale medico e paramedico è spesso scarsamente preparato ad affrontare le emergenze. In caso di visite in aree remote del Paese, ogni eventuale emergenza medica può avere conseguenze estreme, in considerazione della mancanza di strutture attrezzate per tali evenienze e della difficoltà dei collegamenti.

– portare con sé particolari o importanti medicinali personali che potrebbero non essere reperibili in loco e medicinali di pronto soccorso, in particolare antidissenterici, antiallergici, antiparassitari e antimalarici.

– munirsi di un repellente per gli insetti e di un disinfettante intestinale.

Per i soggetti a rischio, in considerazione dell’altitudine della capitale Addis Abeba (2.355 metri s.l.m.), richiedere uno specifico parere medico prima del viaggio.

Fuso orario

+ 2 ore rispetto all’Italia, + 1 ora quando in Italia vige l’ora legale.

Quando andare

In Etiopia il clima varia in funzione dell’altitudine, passando dal torrido e arido delle terre più basse al fresco di alta quota. Trovandosi appena a nord dell’Equatore, il Paese conosce poche variazioni di temperatura nel corso dell’anno.

Il periodo migliore per visitare l’Etiopia va da ottobre a febbraio, con giornate più fresche e secche quasi ovunque. Tuttavia, nelle zone aride a bassa quota, anche questi mesi potranno risultare molti caldi, con giornate torride e notti più fresche. I mesi migliori per il trekking vanno da ottobre a dicembre, quando la natura rifiorisce dopo le piogge estive.

Le piogge nella zona di Addis Abeba e dell’altopiano sono concentrate nella “stagione delle piccole piogge” (marzo-aprile) e nella “stagione delle grandi piogge” (giugno-settembre), mentre nella meridionale del paese la stagione delle piogge cominciare ad aprile e si protrae fino a settembre rendendo questi luoghi più difficilmente praticabili.

I mesi peggiori per visitare l’Etiopia sono quindi luglio/agosto per le piogge sull’altopiano, e aprile/maggio per il caldo nelle zone semiaride, mentre la Dancalia è stabilmente caldissima e inospitale tutto l’anno.

Moneta

La valuta locale è il Birr etiope (ETB).

Le carte di credito sono accettate in molti alberghi di categoria elevata (soprattutto ad Addis Abeba), ma in pochissimi ristoranti e alberghi di fascia media. I bancomat sono presenti solo nelle grandi città. È obbligatorio cambiare Euro o Dollari solo presso i punti autorizzati (hotel e banche) ed è obbligatorio tenere copia delle ricevute del cambio. Non sono accettati Dollari emessi prima del 2001, a causa delle numerosi falsificazioni).

Le mance sono usuali per le guide locali e gli autisti che vi accompagnano durante il tour.

Lingua

La lingua ufficiale è l’aramaico, a cui si affiancano il tigrino, oromo, somalo, sidama, afar, gurage, welaita e hadiya e varie lingue locali. La lingua delle liturgie copte rimane il ghe’ez. L’Etiopia è un vero e proprio mosaico etnico e linguistico con 76 etnie e 286 tra lingue e dialetti diversi.

Religione

La maggior parte della popolazione è di religione cristiana ortodossa. Sono presenti in misura minore islamici, cristiani protestanti e minoranze cristiane cattoliche e animiste.

Telefono

La rete di telefonia mobile è gestita da Ethio Tele-com (www.ethionet.et). La connessione è poco affidabile e limitata ai principali centri urbani, ma in fase di ampliamento. Per utilizzare il cellulare italiano conviene registrarsi presso un ufficio della compagnia telefonica appositamente creato. È possibile comunicare anche tramite alcuni operatori italiani anche se spesso il servizio è interrotto. All’aeroporto e nei principali hotel della città è solitamente possibile prendere delle schede prepagate.

Per chiamare in Etiopia occorre digitare il prefisso 00251, mentre per chiamare l’Italia dal Etiopia ricordiamo il prefisso 0039.

Come muoversi

Auto: in Etiopia è sconsigliato noleggiare un auto in self drive (la patente internazionale non è riconosciuta ed è presente una rigida normativa etiopica relativa ai casi di incidente stradale con ampi poteri di arresto anche solo per sospetto di colpa). Assolutamente consigliato quindi un noleggio di auto con autista e vista la condizione di gran parte delle strade è meglio optare per un veicolo 4×4 per raggiungere tutte le località previste dal viaggio.

Voli interni: la compagnia di bandiera offre ottimi collegamenti tra le principali località dell’Etiopia e vanta un ottimo livello di sicurezza.

Elettricità

Sono presenti prese elettriche di diversi tipi, con tensione 220-240 V e frequenza 50 Hz. Si consiglia quindi di munirsi di adattatore universale (spesso gli hotel non ne sono forniti). In alcuni hotel e lodge la corrente viene sospesa di notte.

Ultimo aggiornamento: 19 marzo 2019. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare sempre il sito Viaggiare Sicuri.

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