Il Cile, detto “il paese sottile” per la sua forma allungata e stretta tra la catena andina e la costa del Pacifico, si estende dal ventre dell’America del Sud fino ai suoi estremi polari, dall’arido deserto di Atacama alle vaste distese glaciali della Patagonia. Dune sabbiose, fertili valli, vulcani, foreste ancestrali, ghiacciai e magnifici fiordi: ogni angolo del Cile offre una sorpresa e una straordinaria varietà di paesaggio, ma ciò che dà il benvenuto al viaggiatore è anche la “buena onda”, le “good vibrations” di un’ospitalità genuina e affabile. Il rituale dell’accoglienza sincera e rilassata è parte integrante del tessuto sociale, si avverte immediatamente e offre una sensazione piacevole e appagante.
La natura selvaggia del Cile si gusta meglio a passo lento, a volte anche sbagliando strada: si possono fare programmi, ma bisogna essere altrettanto aperti all’esperienza: «non avere mai fretta di perdere tempo» recita un detto patagonico, mantra dei veri viaggiatori.
La capitale, Santiago del Cile, è una metropoli cui le Ande fanno da sfondo, testimone di intense pagine di storia e di personaggi leggendari, dal presidente Salvador Allende a Gabriela Mistral, prima donna latinoamericana a vincere il Premio Nobel per la letteratura, fino al poeta Pablo Neruda, che proprio a Santiago ebbe una delle sue residenze: la Chascona. All’aspetto moderno di Santiago fa da contrappunto la città coloniale di Valparaíso, gioiello della costa pacifica, i cui quartieri storici (patrimonio dell’UNESCO), con le caratteristiche casette dai colori vivaci, sorgono su un anfiteatro naturale affacciato sull’oceano.
Un’esperienza indimenticabile è la visita dell’Isola di Pasqua, territorio cileno nel Pacifico meridionale (in lingua nativa Rapa Nui, letteralmente “la grande isola”, o “la grande roccia”), luogo di un fenomeno culturale unico: una società di origine polinesiana vi si stabilì intorno al 300 d.C., dando origine alla potente, fantasiosa e originale tradizione di architettura e scultura monumentale, sfociata nei santuari e nelle celeberrime colossali figure in pietra note come moai.
Non lasciate infine il “paese sottile” senza aver brindato almeno una volta con una bottiglia di vino cileno, da sempre prodotto in piccole aziende agricole e oggi protagonista della scena vitivinicola mondiale.
Noto come il luogo in cui nascevano i moai, il vulcano di Rano Raraku, a circa 18 km da Hanga Roa, è la cava per di pietra vulcanica utilizzata per scolpire le colossali teste che hanno reso celebre l’Isola di Pasqua. Essendo un sito produttivo, sulle pendici di Rano Raraku sono visibili decine di moai in tutte le fasi di avanzamento della produzione, tra cui gli impressionanti casi di teste incomplete o scartate.
Salendo in cima al vulcano, si apre una magnifica vista sull’isola e all’interno del cratere, oltre a un piccolo lago, una ventina di moai in piedi. Sul versante sud-est della montagna si erge cercate il moai Tukuturi, il più enigmatico dei moai, perché rappresentato inginocchiato sui talloni, con gli avambracci e le mani appoggiate sulle cosce.
Per l’ingresso in Cile è necessario essere in possesso del passaporto con validità minima di 6 mesi dalla data di partenza. Non è richiesto il visto turistico per soggiorni inferiori a tre mesi.
Non è necessaria nessuna vaccinazione.
La qualità delle strutture sanitarie pubbliche non è paragonabile al livello europeo. Le strutture sanitarie private nell’area di Santiago (regione Metropolitana) e nella V Regione (Viña del Mar e Valparaíso) sono di ottimo livello ma con costi elevati. Nelle città di Temuco, Valdivia, Puerto Montt, Antofagasta, Arica e La Serena sono discrete. Nel resto del Paese sono di basso livello. I costi delle cure mediche in Cile sono particolarmente elevati e i turisti sono tenuti al pagamento anche delle prestazioni di primo soccorso e di emergenza.
Per quanto concerne nello specifico l’Isola di Pasqua, esiste in loco un solo ospedale con una limitata capacitá di assistenza sanitaria e per tale ragione i malati più gravi vengono trasferiti presso strutture del Cile continentale in eliambulanza.
Si raccomanda di:
– bere solo acqua e bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio, di non mangiare cibo crudo e carne macinata e di lavare e disinfettare sempre frutta e verdura prima del consumo.
– stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.
– portare con sé particolari o importanti medicinali personali che potrebbero non essere reperibili in loco.
Tra settembre e aprile è in vigore l’ora legale locale. Durante tale periodo la differenza oraria con l’Italia è di -4h; 6h quando in Italia vige l’ora legale, -5h nel resto dell’anno.
Al nord clima tropicale e arido; nella zona desertica si registrano forti sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte. Al centro il clima è di tipo mediterraneo. Al sud è di tipo continentale con temperature medie di + 12° C. Nella Patagonia cilena (estremo sud) il clima è freddo con temperature minime che variano tra – 15º C e + 5º C. Le variazioni di temperatura possono essere repentine in tutto il Paese. Si consiglia pertanto ai visitatori di portare sempre con sé, anche nel nord desertico, abbigliamento adeguato al freddo.
Peso cileno (CLP).
Spagnolo.
Cattolica, evangelica.
Prefisso dall’Italia: 0039 (se si effettuano chiamate da un’utenza cilena verso l’estero e’ necessario premettere al prefisso il numero di “Carrier”).
Prefisso per l’Italia: 0056
I visitatori possono guidare utilizzando la patente italiana o la patente internazionale.
Tensione: 220 V
Frequenza: 50 Hz
Le prese utilizzate sono di tipo C e L.
Ultimo aggiornamento: 12 aprile 2020. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare sempre il sito Viaggiare Sicuri.
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