L’Australia è una destinazione in grado di stupire anche il viaggiatore più navigato: è un Paese in cui culture antichissime radicano ancora il presente, in un paesaggio unico sul pianeta. Una “terra promessa”, dalle risorse sterminate, oggi più che mai da proteggere.
Le “Vie dei Canti” degli antenati
Per gli aborigeni australiani, la terra era segnata da un intrecciarsi di “Vie dei Canti” o “Piste del Sogno”, un labirinto di percorsi visibili soltanto ai loro occhi. Un fenomeno, reso famoso nel 1987 da Bruce Chatwin, enigmatico agli antropologi occidentali, e sotto cui si cela una vera metafisica del nomadismo. L’incontro queste culture originarie si ha ammirando i capolavori dell’arte rupestre nel Parco Nazionale Kakadu, osservando i fossili nella regione dei Laghi Willandra (entrambi siti patrimonio dell’UNESCO) o ripercorrendo le orme del popolo Eora nell’area di Sydney.
Le città delle meraviglie
In nessun luogo è possibile “vivere” le città come in Australia: ognuna di esse offre esperienze diverse, legate al peculiare paesaggio che le circonda. La scelta è ampia: una rilassante passeggiata su una bicicletta noleggiata da una delle rastrelliere del bike-sharing di Melbourne, tra i quartieri della moda e i frequentati caffè della città, un’esplorazione di Darwin, centro unico in cui l’influenza sud-asiatica si mischia con la cultura aborigena contemporanea, un giro tra le architetture coloniali georgiane e vittoriane di Hobart o una full immersion nella travolgente vita urbana di Sydney, tra le sue bellezze naturali, gli animati quartieri e gli iconici monumenti, noti in tutto il mondo.
Lo spirito dell’avventura
Basta uscire di poche miglia da una qualsiasi delle principali città australiane per trovarsi in mezzo alla natura. Di particolare bellezza è la Grande barriera corallina, santuario marino di biodiversità per la più estesa varietà al mondo di corallo e la presenza di specie protette come le tartarughe verdi e la sirenia, e la costa di Ningaloo, frequentata dagli squali balena (entrambi siti patrimonio dell’UNESCO). La Grande Baia Australiana è un luogo ideale per avvistare le balene australi, ma il luogo dove vivere in assoluto l’avventura più spirituale è Uluṟu (in inglese Ayers Rock), il più imponente massiccio roccioso dell’outback australiano, sacro nella mitologia aborigena.
Un sorprendente patrimonio enogastronomico
Cenare sotto le stelle a Uluru, gustare ostriche fresche sulla penisola di Freycinet o ammirare Sydney da un acclamato ristorante con vista sulla baia, comprare pesce fresco al Fish Market ,visitare una delle tante aziende vinicole della Valley: queste sono solo alcune delle possibilità offerte al viaggiatore in cerca di sapori ed esperienze enogastronomiche memorabili.
Da non perdere
Le città
Sydney (con il sito patrimonio dell’UNESCO del Teatro dell’opera)
Melbourne (con i siti patrimonio dell’UNESCO del Royal Exhibition Building e i Carlton Garden)
Canberra
Perth
Brisbane
Adelaide
Darwin
Hobart
Siti archeologici
Parco nazionale Kakadu (patrimonio dell’UNESCO)
Regione dei laghi Willandra (patrimonio dell’UNESCO)
Parco nazionale Kata Tjuta – Uluru (patrimonio dell’UNESCO)
Siti fossiliferi di Riversleigh e Naracoorte (patrimonio dell’UNESCO)
L’Australia presenta una varietà incredibile di scenari naturali, con i suoi parchi e riserve dalla vegetazione lussureggiante (bushland), come la foresta pluviale di Daintree nel Queensland, le Greater Blue Mountains nel New South Wales, Kakadu e Uluru/Kata Tjuta nel Northern Territory, e il Purnululu National Park nel Kimberley , dichiarati patrimonio dell’UNESCO insieme alla Grande barriera corallina nella zona di Cairns.
Gli Stati del Queensland, New South Wales e Victoria sono attraversati da strade costiere spettacolari (come la Great Ocean Road), che collegano le città dando la possibilità a chi le percorre di ammirare spiagge e panorami incantevoli come “i dodici apostoli” , maestosi faraglioni che si innalzano dall’Oceano Australe.
In questi contesti il viaggiatore può vivere l’esperienza di avvicinare i koala o i canguri nel loro habitat, di vedere la parata dei pinguini a Kangaroo island, fare snorkeling, nuotare con i delfini e, in alcuni periodi dell’anno, osservare la migrazione delle balene australi grazie a crociere ed escursioni.
Visitare le città
Le città australiane sono moderne e piene di vita. La rinomata Opera House (patrimonio dell’UNESCO) e il Sydney Harbour sono solo alcune delle attrazioni che si possono visitare nella celebre città del New South Wales. A Melbourne ci si può perdere tra i vicoli e i caffè intorno alle rive del fiume Yarra, o nel quartiere vintage di Fitzroy. Adelaide è un ottimo punto di partenza per raggiungere Kangaroo Island o la campagna della Barossa Valley, stupenda zona di vigneti e cantine, oppure le Flinders Ranges, le più antiche catene montuose della Terra.
In ogni città australiana è possibile fare esperienze e visitare luoghi legati alla cultura aborigena, la più antica ancora esistente.
Itinerari nella memoria coloniale dell’isola
I siti carcerari australiani (Australian Convict Sites) sono 11 antiche colonie penali costruite all’epoca dell’Impero britannico (XVIII-XIX secolo), dal 2010 patrimonio dell’UNESCO. Ognuno aveva una propria vocazione e funzione specifica, nel contesto dell’organizzazione del sistema penitenziario coloniale.
I siti, visitabili, sono:
Penitenziario su Cockatoo Island (New South Wales)
Penitenziario di Great North Road (New South Wales)
Hyde Park Barracks (New South Wales)
Old Government House a Paramatta (New South Wales)
Kingston and Arthurs Vale Historic Area (Isola Norfolk)
Brickendon and Woolmers Estates (Tasmania)
Cascades Female Factory (Tasmania)
Coal Mines Historic Site (Tasmania)
Darlington Probation Station (Tasmania)
Port Arthur (Tasmania)
Fremantle Prison (Australia Occidentale)
Esperienze indimenticabili
Il mercato del sabato di Salamanca Place, a Hobart
Capitare nella giornata di sabato a Hobart significa avere la possibilità di fare un giro nel suo celebre mercato settimanale, uno dei più famosi in Australia, a Salamanca Place. Il Salamanca market si svolge ogni sabato dal 1972, e ospita più di 300 bancarelle.
Si trovano, oltre a prodotti biologici freschi prodotti in zona, vestiti e libri di seconda mano, ceramiche e articoli di artigianato, oggetti di antiquariato, buskers, cibo di strada… Gli acquisti dipenderanno dallo spazio rimasto in valigia!
Australia wine tour
I vigneti australiani più prestigiosi crescono nelle zone costiere del sud dell’isola, dove il clima di tipo mediterraneo rinfrescato dalle brezze marine produce condizioni ideali per produrre vini di grande qualità. Ognuno dei sei stati del Paese ha una propria identità enologica, che può essere visitata in un tour del vino australiano. Ecco una panoramica delle regioni vinicole più prestigiose.
Nell’Australia Occidentale, Margaret River è un’area che si sta guadagnando una reputazione con il Sauvignon Blanc, lo Chardonnay e il Cabernet Sauvignon. A Victoria, la penisola di Mornington ospita oltre 200 vigneti rinomati per il Pinot Nero. La Hunter Valley, nel New South Wales, è una delle regioni vitivinicole più antiche dell’Australia, dove si trovano alcuni dei migliori Shiraz, oltre allo Chardonnay e al Semillon.
La stragrande maggioranza dei vigneti – e delle aziende vitivinicole – di pregio si trova però vicino alla città di Adelaide, nel South Australia: se Clare Valley è considerata la capitale del Riesling, e Adelaide Hills produce un Sauvignon Blanc di gran classe, è la Barossa Valley che ha fatto guadagnare all’Australia un posto di primo piano nella mappa internazionale dei vini con il suo Shiraz, che ha trainato l’interesse generale del pianeta sui vini australiani.
Australia nel piatto
Secoli di migrazioni, unite al riemergere di ingredienti tradizionali, hanno portato la cucina australiana sul palcoscenico delle migliori gastronomie del mondo.
Dai primi coloni britannici la cucina australiana deve molto alla tradizione anglosassone: una specialità famosa sono le meat pies, piccoli pasticci di carne usati come snack o la vegemite, una salsa scura ricavata dal lievito di birra e insaporita con spezie, da spalmare sui toast specialmente a colazione. Molto diffuso, perché facile da preparare, il dumper bread, un pane in cui viene usato, nell’impasto, il bicarbonato di sodio al posto del lievito.
Si trovano poi diversi piatti a base di carne di specie locali: di canguro (a bassissimo contenuto di grassi dagli elevati valori proteici e di sali minerali), di emù (da cui di trae un ottimo paté), di coccodrillo. Il braised oxtail è un altro piatto tipico di carne, preparato con coda di manzo in umido cotta con spezie e Marsala.
Nelle zone di mare è ottimo il pesce, i crostacei e i frutti di mare: si trovano pesci locali come il John Dory (Pesce San Pietro) e il barramunda (tipico del Queensland), le aragoste e altri crostacei come i bugs di Moreton Bay (canocchie), e gli yabbies (crostacei d’acqua dolce).
Per dessert, si potranno assaggiare i biscotti Anzac, con fiocchi di avena e cocco, e la torta Pavlova, una sorta di meringa guarnita con crema, panna montata e frutta.
Il cibo legato alle tradizioni aborigene viene detto bushfood, e utilizza spezie, bacche, erbe e noci locali, come il quandong (pesche autoctone), i wattleseed (semi di acacia) e il riberry (bacche rosse di Syzygium luehmannii, una delle prime piante commestibili menzionate nel viaggio del Capitano Cook in Australia nel 1770). Tra le spezie usate per insaporire i cibi ricordiamo la noce macadamia, utilizzata al naturale o tostata.
Pillole di storia
L’Australia da quando i progenitori degli aborigeni arrivarono dal Sud-Est asiatico nel corso dell’ultima glaciazione, seguiti poi dai Maori che si stanziarono invece in Nuova Zelanda. Già gli antichi Greci e Romani avevano immaginato l’esistenza di una terra al di sotto dell’Europa, chiamata dal geografo Tolomeo Terra australis incognita (terra meridionale sconosciuta).
Gli europei raggiunsero per la prima volta le coste australiane nel corso del XVII secolo, quando la regione era ancora abitata dagli aborigeni, raggruppati in clan, che vivevano di caccia e di raccolta.
Le più importanti esplorazioni furono quelle guidate dagli olandesi Willem Janszoon (1606), Dirk Hartogszoon (1616) e Abel Tasman (1642-44), che scoprì l’isola poi chiamata in suo onore Tasmania e la Nuova Zelanda. Le scoperte degli olandesi furono completate dagli inglesi William Dampier (1699) e, quasi un secolo dopo, James Cook (1768-79), che aprì la strada alla penetrazione inglese conclusasi con la conquista dell’isola.
Le esplorazioni dell’interno del Paese proseguirono nel XIX secolo, in contemporanea con la progressiva emarginazione – e sistematico sterminio – degli aborigeni. La penetrazione inglese nel corso della prima metà dell’Ottocento fu prevalentemente il risultato della deportazione di condannati comuni, che in sostanza diedero vita all’Australia di oggi.
I deportati furono affiancati da coloni liberi che fondarono aziende agricole e allevamenti ovini, tra cui le pregiate pecore merinos la cui lana divenne una materia prima di grande importanza per l’industria tessile inglese. Alla metà del secolo la scoperta dell’oro provocò una nuova ondata di immigrazione. Intanto nelle zone urbane si formarono nuovi gruppi sociali dediti al commercio interno e internazionale, e importanti insediamenti industriali. Con la costituzione di parlamenti regionali si verificarono le condizioni per l’autogoverno e la formazione di uno Stato federale (Australian Commonwealth Act, 1901), la Federazione dell’Australia, parte del Commonwealth, con capitale Canberra.
I partiti (liberale, conservatore e laburista) condivisero il progetto di salvaguardare la preminenza dei bianchi anglosassoni, introducendo nel 1902 una legislazione restrittiva contro l’immigrazione dai paesi asiatici che rimase in vigore fino al 1972.
L’Australia partecipò alle due guerre mondiali a fianco della Gran Bretagna, entrando nel secondo dopoguerra in alleanze militari in funzione antisovietica. Tra il 1972 e il 1974 il partito laburista al governo varò importanti riforme sociali, che produssero notevoli miglioramenti delle condizioni di vita degli aborigeni. Il ritorno dei conservatori al potere nel 1975 portò però a una svolta che diminuì il peso dello Stato nell’economia, favorì le privatizzazioni e ridusse il Welfare. Nel 1999 un referendum popolare respinse la proposta, sostenuta principalmente dai laburisti, di introdurre la Repubblica (con la nomina di un governatore generale decisa direttamente dal popolo o tramite un voto del Parlamento), ribadendo così gli storici legami con la monarchia britannica.
A chi consigliamo il viaggio
Per via della lontananza e delle ore di volo, è bene considerare un viaggio in Australia come un’esperienza di più settimane. La sua bellezza e la varietà dei paesaggi che si incontrano farà però dimenticare il lungo spostamento, lasciando nel viaggiatore un ricordo indimenticabile.
Consigli di lettura per viaggiatori in poltrona
Le Vie dei Canti, di Bruce Chatwin (Adelphi, 1955)
Australian Cargo, di Alex Roggero (Feltrinelli Traveller, 2000)
In un paese bruciato dal sole. L’Australia, di Bill Bryson (Tea, 2014)
Cinema della Colombia: film per viaggiatori cinefili
Picnic ad Hanging Rock (Peter Weir, 1975), dall’omonimo romanzo di Joan Lindsay (1967)
Dove sognano le formiche verdi (Werner Herzog, 1984)
10 canoe (Rolf de Heer, Peter Djigirr, 2006)
Informazioni utili
Documenti necessari per passeggeri italiani
Per entrare in Australia è necessario il passaporto con una validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’ingresso. Insieme al passaporto è obbligatorio anche il visto d’ingresso, l’e-visitor visa, che si può richiedere tramite internet al sito https://immi.homeaffairs.gov.au/visas/getting-a-visa/visa-listing.
Il visto è necessario sia per quanto riguarda soggiorni turistici, sia per quelli di lavoro o studio. La durata del visto è di 90 giorni, rinnovabile per una permanenza totale di 12 mesi nel Paese.
Ci sono controlli e norme doganali molto rigide per quanto riguarda animali, alimenti e piante che si vogliono far entrare nel Paese.
Vaccinazioni e situazione sanitaria
Non è necessaria nessuna vaccinazione.
L’assistenza sanitaria è di ottimo livello nelle aree urbane. Nelle aree rurali e in quelle più remote, invece, vi è scarsità di personale sanitario e le strutture ospedaliere sono poco affidabili. Si ricorda inoltre che tra l’Italia e l’Australia esiste un accordo in materia di assistenza sanitaria che consente ai turisti italiani di beneficiare della assistenza sanitaria di base garantita ai cittadini australiani dal sistema pubblico del “Medicare”, per un periodo non superiore ai 180 giorni dall’ingresso nel Paese.
Si raccomanda di:
– bere solo acqua e bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio, di non mangiare cibo crudo e carne macinata e di lavare e disinfettare sempre frutta e verdura prima del consumo.
– stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente.
– portare con sé particolari o importanti medicinali personali che potrebbero non essere reperibili in loco.
Fuso orario
Rispetto all’Italia:
– aprile-ottobre, durante l’ora legale estiva in Italia: + 6 (Western Australia), + 7.30 (Northern Territory, Southern Australia), + 8 (ACT, NSW, Queensland, Tasmania, Victoria)
– novembre-marzo, durante l’ora legale estiva in Australia (Quensland, Western Australia e Northern Territory non hanno ora legale): + 7 (Western Australia), + 8.30 (Northern Territory), + 9 (Queensland), + 9.30 (Southern Australia), + 10 (ACT, NSW, Tasmania, Victoria).
Quando andare
La grande estensione del Paese presenta una notevole varietà di climi: il centro è desertico, mentre il nord (Queensland e Northern Territory) è subtropicale. La zona temperata è quella della costa sudorientale.
A Canberra il clima è temperato con quattro distinte stagioni; le temperature sono relativamente elevate nei mesi estivi (dicembre-febbraio) raggiungendo anche i 35 gradi, mentre nel periodo invernale (giugno-settembre) sono in media intorno ai 5 gradi.
A Sydney il clima è mite, molto caldo ed umido d’estate (26-27 gradi la massima) e fresco d’inverno (8-10 gradi la minima).
Adelaide è simile a Sydney 7-8 gradi di minima in media d’inverno e 28-29 gradi d’estate. Melbourne è relativamente più fredda con una temperatura minima intorno ai 4-5 gradi d’inverno e 26-27 gradi d’estate.
Al nord dell’Australia (Brisbane) il clima è subtropicale con temperature molto elevate ed un alto tasso di umidità nei mesi estivi e temperature relativamente più fresche nei mesi invernali, comprese tra i 15 – 26 gradi.
A Perth il clima è molto caldo d’estate con temperature massime che superano facilmente i 40 gradi ed inverni miti.
Moneta
Dollaro australiano.
Lingua
Inglese.
Religione
Anglicana, Cattolica ed altre confessioni cristiane. Presenti numerose comunità musulmane.
Telefono
Prefisso dall’Italia: 0061
Prefisso per l’Italia: 001139
La rete cellulare è ottima nei centri urbani, raramente utilizzabile nelle zone interne (anche le regioni sudorientali del New South Wales e del Victoria sono coperte solo in parte). Gli operatori sono: Telstra, Optus, Virgin, Vodafone.
Come muoversi
Patente: internazionale (modello Convenzione di Ginevra 1949 oppure Vienna 1968).
Per noleggiare un’autovettura occorre avere almeno 21 anni ed essere in possesso della patente di guida da almeno 12 mesi. Può essere richiesto un supplemento ai guidatori aventi meno di 25 anni.
Trasporti interni: limitati i collegamenti stradali e ferroviari, soprattutto nell’entroterra. L’aereo è il mezzo di trasporto più usato per spostarsi da un lato all’altro del paese, ma i prezzi sono relativamente alti.
Occorre prestare prudenza sulle strade del Territorio del Nord, percorse dai “road trains” (autosnodati lunghi 50 metri).
Le autorità locali consigliano di controllare lo stato delle strade al numero verde 1800 246 199 (valido solo in Australia) o sul sito internet www.roadreport.nt.gov.au.
La rete stradale è in buone condizioni ma nelle zone interne sono frequenti strade non asfaltate. Anche nella parte più densamente popolata dell’Australia le distanze tra le città sono elevate e sono rari i distributori e i centri di servizio. Se si viaggia in auto, occorre viaggiare sempre con il serbatoio pieno e con una scorta di acqua. Grandissima attenzione va adottata se si ha intenzione di muoversi nelle zone più remote e desertiche.
Elettricità
Tensione: 230 V
Frequenza: 50 Hz
Le prese utilizzate sono di tipo I.
Ultimo aggiornamento: 16 marzo 2020. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti consultare sempre il sito Viaggiare Sicuri.
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