Torre con orologio nella campagna albanese

Con i suoi strepitosi paesaggi montani e la vivace capitale Tirana, l’Albania è il vero tesoro nascosto dei Balcani, in cui incredibile patrimonio culturale, artistico e archeologico è a pochi passi da uno dei paesaggi costieri più belli del Mediterraneo.

Una nazione in crescita

L’Albania ha fatto la sua comparsa nel panorama turistico del Mediterraneo dopo la caduta del regime comunista nel 1992 e a seguito di un travagliato periodo, negli anni Novanta del secolo scorso, di difficoltà sociali, economiche e finanziarie. Da questo decennio buio è però sorta una nazione in cui le incredibili bellezze naturali e artistiche sono rimaste intatte, e sono oggi valorizzate con grande attenzione alla sostenibilità.

L’Albania offre una notevole varietà di attrazioni in un territorio relativamente poco esteso: antichi codici di comportamento delle montagne del Nord del paese, siti e parchi archeologici che svelano le antiche civiltà dell’Illiria e dell’Epiro e villaggi quasi dimenticati dal progresso, dove è possibile trovare un’ospitalità ormai rara. Tutto questo si inverte a Tirana, una grande e movimentata capitale, luogo simbolico in cui le speranze e i sogni della nazione albanese si fondono in un vibrante turbinio di traffico, consumismo e divertimento. Chi ama il turismo attivo e il birdwatching rimarrà colpito dalle aree naturalistiche, in particolare i parchi nazionali di Llogara e di Divjake-Karavasta e il suggestivo lago di Scutari (Shkodër), il più grande bacino d’acqua della penisola balcanica, al confine tra l’Albania e il Montenegro.

Una curiosità: l’Albania è l’unico Stato al mondo dichiarato laico dalla Costituzione socialista del 1976; le religioni esistono, ma i diversi fedeli convivono pacificamente, senza alcun attrito.

Da non perdere

Città

  • Argirocastro
  • Berat
  • Himara
  • Korça
  • Kruja
  • Pogradec
  • Saranda
  • Scutari
  • Tirana
  • Valona

Siti archeologici

  • Antigonea
  • Apollonia
  • Butrinto
  • Byllis
  • Durazzo
  • Hadrianopolis
  • Phoinike
  • Ponte di Goliku nell’antica via Egnatia

Musei

  • Bunk’art a Tirana
  • Galleria Nazionale delle Arti a Tirana
  • Museo Archeologico di Durazzo
  • Museo Archeologico di Tirana
  • Museo di Arte Medievale a Korça
  • Museo di Storia Nazionale a Tirana
  • Museo Etnografico di Kruja,
  • Museo Etnografico di Scutari
  • Museo Etnografico di Gjirokastra
  • Museo Onufri di Berat
  • Museo Scanderberg a Kruja

Cosa vedere

Le città e il patrimonio artistico e culturale

Se a Tirana si respira l’atmosfera della grande città, con i suoi grandi boulevard, gli edifici pubblici di epoca socialista, i moderni grattacieli colorati, i musei e i locali notturni del quartiere Blloku, caratteristica dell’Albania è l’organizzazione della vita in centri più piccoli e a misura d’uomo, in cui l’ospitalità è amichevole e cortese. Berat, città natale del pittore di icone Onufri, conserva un antico centro storico con case di epoca ottomana imbiancate a calce, arrampicate sulla collina fino al castello, da cui si gode di una bellissima vista sulla suggestiva e aspra cornice montana. Come quello di Berat, anche il centro di Argirocastro (nome che in greco significa “fortezza argentata”) è un sito protetto dall’UNESCO, con le sue 600 case monumentali ottomane su un ampio colle che domina la fertile vallata fra i monti Mali i Gjerë e il fiume Drinos. Ad Argirocastro nacque lo scrittore albanese più noto all’estero, Ismail Kadaré, che la racconta nel suo La città di pietra.

Siti e parchi archeologici

Le antiche rovine della città di Butrinto, con le sue magnifiche vestigia di epoca greca, romana, bizantina e veneziana, nell’estremo sud del paese, sono impressionanti sia per la monumentalità, sia per la magnifica cornice naturalistica, poiché si trova all’interno di un’area naturale protetta. Butrinto fu emporio commerciale fondato degli abitanti greci di Corfù, colonia romana, centro paleocristiano e presidio della repubblica di Venezia. Nella regione di Argirocastro si trovano i siti archeologici dell’antica città di Antigonea (fondata nel del 297 a.C.) e della città romana di Hadrianopolis (II secolo d.C.). Risalendo verso nord, vicino alla città di Fier, c’è il parco archeologico della città greca e romana di Apollonia, i cui resti monumentali sorgono lungo l’antica via Egnatia, una via commerciale fondamentale che collegava la costa adriatica con l’Egeo.

I punti di interesse naturalistico e le spiagge

L’Albania si trova nei Balcani, una regione il cui nome deriva da “montagne”, e non è un caso che la maggior parte del territorio albanese, soprattutto nel nord del paese, sia caratterizzato da un paesaggio aspro e montuoso. Le “montagne maledette”, Bjeshkët e Namuna, offrono alcuni dei paesaggi più spettacolari dell’Albania (al confine con il Montenegro), e sono diventate una meta di culto per backpacker e appassionati di escursionismo. A 30 chilometri a sud di Valona, il Parco Nazionale di Llogara è la meta ideale per gli amanti della natura, delle passeggiate e degli sport estremi come il parapendio, ma anche per trascorrere una giornata all’insegna della tranquillità in compagnia dei tanti cerbiatti e animali selvatici che popolano il parco. Poco lontano dal Parco nazionale di Butrinto, la sorgente carsica del Syri i Kaltër (l’occhio azzurro) di Saranda è un luogo magico: una polla d’acqua blu intenso circondata, come un’iride di un occhio, da un bordo di un incredibile colore turchese. Le spiagge più belle sono quelle sulla costa di Valona: la popolare e attrezzata spiaggia di Dhërmi, la splendida spiaggia di Drymades, bianca e rocciosa, raggiungibile da una strada tra gli uliveti, la isolata e incontaminata spiaggia di Gjipe (Himara), la cui acqua cristallina è circondata da alte scogliere e Ksamil, con la sua Bora Bora beach.

Esperienze indimenticabili

Viaggio in traghetto sul Lago Koman

Traghetto in viaggio sul Lago Koman
Traghetto in viaggio sul Lago Koman.

Il Lago Koman è un bacino artificiale lungo e stretto, una specie di fiordo, realizzato nel 1978 mediante una diga sul fiume Drin, nel nord dell’Albania. La particolarità di questo lago sta non solo nella bellezza del paesaggio montano che attraversa, ma anche nella sua storia: la realizzazione della diga ha infatti completamente cambiato l’aspetto della valle e con esso le vite delle persone che abitavano qui: chi non ha potuto emigrare è rimasto, arrampicandosi sui fianchi delle montagne e costruendosi una nuova vita, nascosta in piccoli villaggi in cui il sapore della tradizione è ancora vivo e forte.

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Albania nel piatto

La cucina albanese è molto semplice e gustosa, a base di carne (agnello, vitello e pollo, in stufato, con il riso o arrostita) nelle aree interne e di pesce (freschissimo e per lo più alla griglia) sulla costa, sempre accompagnati da ottime insalate. Nel centro del paese i piatti tradizionali sono il tavë dheu, uno stufato di fegato o carne di vitello cotto in un tegame di terracotta con ricotta salata, cipolla, pomodoro e peperoncino e il tavë Kosi, tipico della città di Elbasan, a base di agnello e yogurt (kos).

Lo street food per eccellenza è il byrek, pasta sfoglia ripiena di verdure, carne o formaggio, in vendita nelle tante bancarelle lungo le strade. La bevanda alcolica tipica è il raki, una grappa ad alta gradazione spesso ancora fatta in casa.

Pillole di storia

Parte dell’antica Illiria, il regno della regina Teuta, a nord, e dell’Epiro a sud, l’Albania fu conquistata dai Romani nel 168 a.C. Rimangono di questo periodo, oltre alle testimonianze delle città stato dell’età del Ferro, le colonie greche di Apollonia, Epidamnos-Dyrrachion (Durrës) e Lissos (Alessio-Lezhë). Il periodo di grande fioritura dell’epoca romana si incrinò quando, ancora parte dell’Impero romano d’Oriente, l’Albania subì le invasioni da nord di Goti, Avari, Slavi e infine dei Bulgari, che vi regnarono fino all’inizio del X secolo.

Nel 1190 venne fondato il Principato di Arbanon (primo stato unitario indipendente dell’Albania), con capitale Krujë, che durò fino alla conquista bizantina nel XIII secolo e, successivamente, al protettorato angioino. Nella prima metà del XIV secolo l’Impero ottomano invase la maggior parte del territorio albanese, piegando, tra 1468 e 1478, la strenua resistenza capeggiata da Giorgio Castriota (Scanderbeg), principe d’Albania e d’Epiro ed eroe nazionale. Da lì in poi molti albanesi, gli “arbëreshë”, lasciarono la propria terra per trovare rifugio nelle vicine regioni del sud Italia. L’Albania rimase sotto il controllo ottomano, come parte della provincia di Rumelia, fino al 1912, quando fu dichiarata indipendente.

Durante la Prima guerra mondiale il territorio albanese divenne, fino al 1920, un protettorato italiano, e anche in seguito l’influenza italiana rimase forte, durante il regno di Ahmet Zogu (re Zog I), che con un colpo di stato diede vita al Regno albanese, e soprattutto dal 1939, quando l’Albania fu occupata dall’esercito italiano (a cui subentrò quello tedesco dal 1941). A seguito dell’Armistizio si formò un movimento di resistenza nazionalista e partigiana che riprese il controllo del Paese nel novembre 1944 e da cui scaturì il regime social-comunista, estremamente isolazionista, del dittatore Enver Hoxha (1944-1985), conclusosi solo con le prime elezioni libere nel 1991.

La fine della dittatura, la riforma legislativa e l’apertura all’occidente non furono però indolori: il Paese soffriva di molti problemi, in particolare derivanti dal limitatissimo sviluppo, e decine di migliaia furono gli albanesi che, nel corso degli anni Novanta, decisero di emigrare, fino alla definitiva stabilizzazione politica, economica e sociale durante il primo decennio del nuovo millennio.

A chi consigliamo il viaggio

L’Albania farà innamorare chi cerca in un paese e nei suoi abitanti l’autenticità, per chi ama la natura, il mare e un paesaggio che cambia a ogni curva della strada, per chi è appassionato di città d’arte e archeologia.

Consigli di lettura per viaggiatori in poltrona

  • Ismail Kadaré, La città di pietra (Tea)
  • Francesco Vietti, Hotel Albania. Viaggi, migrazioni, turismo (Carocci)
  • Elvira Dones, Vergine giurata (Feltrinelli)
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Informazioni utili

Documenti necessari per passeggeri italiani

Passaporto/carta d’identità valida per l’espatrio: è necessario viaggiare con uno dei due documenti che abbia una scadenza superiore di almeno tre mesi alla data di rientro dall’Albania.

Per i cittadini UE non è necessario il visto d’ingresso. Si rammenta tuttavia che la normativa albanese sul soggiorno degli stranieri prevede che non si possa soggiornare nel Paese per un periodo superiore a 90 giorni nell’arco di 6 mesi. Chi deve trattenersi per un periodo superiore deve pertanto chiedere un permesso di soggiorno alle competenti Autorità albanesi. Coloro che non ottemperano a tale obbligo rischiano di vedersi rifiutato il diritto di ingresso in Albania (o di essere espulsi dal Paese, con conseguente divieto di reingresso, nel caso in cui si trovino già in Albania e superino i 90 giorni consentiti nel semestre, nonché vedersi comminata una multa di circa 700,00 euro).

Vaccinazioni e situazione sanitaria

Nessuna vaccinazione richiesta.

Il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla è obbligatorio per i viaggiatori provenienti dai Paesi a rischio di trasmissione della malattia.

Si raccomanda di:

– Bere solo acqua e bibite in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio, di non mangiare cibo crudo e carne macinata e di lavare e disinfettare sempre frutta e verdura prima del consumo.

– Stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro Paese) del paziente. Le strutture medico ospedaliere pubbliche sono ancora fortemente carenti. Le strutture sanitarie private, pur essendo di livello più alto rispetto a quelle pubbliche, non sono comunque in grado di effettuare interventi complessi.

– Portare con sé particolari o importanti medicinali personali che potrebbero non essere reperibili in loco.

Fuso orario

Nessuna differenza con l’Italia.

Quando andare

L’Albania gode di un clima mediterraneo sulla costa, con inverni miti e piovosi ed estati calde e soleggiate, mentre all’interno si ha un clima più continentale, con temperature un po’ più rigide solo nelle zone di montagna.

Per un tour dell’Albania che comprenda città e siti archeologici sono da preferire le mezze stagioni, ed in particolare i mesi di maggio, giugno e settembre. Ottobre presenta temperature piacevoli, ma può essere piovoso, soprattutto nella seconda parte.

Per godersi le spiagge e il mare sulla costa Ionica, luglio e agosto sono i mesi in cui il sole è praticamente assicurato e il mare è più caldo. A settembre il mare è leggermente più caldo che a giugno, può essere dunque un mese interessante, per visitare tutto il paese e nel contempo fare il bagno.

Moneta

La moneta dell’Albania è il Lek, non convertibile fuori dell’Albania. Si può prelevare valuta locale ai bancomat o presso altri sportelli automatici. Le principali carte di credito vengono utilizzate in città. Molti negozi e hotel accettano pagamenti in euro.

Lingua

La lingua ufficiale è albanese, è comunque diffusa la conoscenza di italiano e inglese.

Religione

La maggior parte della popolazione è di religione musulmana. Presente in percentuale minore la religione cattolica e ortodossa.

Telefono

Quasi tutto il paese è ben coperto dalla rete cellulare. Nei locali pubblici è probabile trovare Wi-Fi gratuito. Per chiamare in Albania occorre digitare il prefisso 0035, mentre per chiamare l’Italia dall’Albania ricordiamo il prefisso 0039.

Come muoversi

La rete stradale in Albania è in via di miglioramento, ma non ancora ottimale. Per chi volesse noleggiare un auto consigliamo un SUV 4×4 per poter così raggiungere tutte le località di visita. I viaggi di gruppo utilizzano minivan adeguati con aria condizionata.

Elettricità

Sono presenti prese elettriche a due fori, con tensione 220 V e frequenza 50 Hz.

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