Itinerario di viaggio a Recanati e Parco del Conero: tra mare, monti e poesia

Itinerario di viaggio a Recanati e Parco del Conero: tra mare, monti e poesia

Oggi vi proponiamo un nuovo, ma ben collaudato, itinerario di viaggio, un trekking al Conero e alla Recanati di Leopardi, che è anche un’ultima fuga verso uno dei mari più belli d’Italia: la Riviera del Conero. Un itinerario di trekking e cultura, che ci porterà non solo a riscoprire – a passo lento – le splendide spiagge di Sirolo, la baia di Portonovo e il sovrastante Monte Conero (nell’omonimo Parco Naturale Regionale), ma ci farà immergere anche nella ricca cultura del luogo. Recanati, città dell’Infinito, che ha dato i natali a Leopardi, ci accoglierà con la sua delicata poesia. Le Grotte di Camerano ci condurranno in un cammino sotterraneo avvolto di mistero e la chiesa di Santa Maria di Portonovo impreziosirà il viaggio e sarà una sorpresa inaspettata.

Ecco il viaggio in pillole, con alcune foto di gruppo delle precedenti edizioni del viaggio.
Non perdere la prossima data di partenza per il viaggio di gruppo Insolita Itinera!

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L’itinerario di viaggio “Mare, monti e poesia: trekking al Conero e la Recanati di Leopardi” è realizzato in collaborazione con la Compagnia delle Guide Valli Bolognesi” e saranno con voi le GAE Alessandro Conte e Alessandro Benazzi.

L’ambiente del Parco Naturale del Conero

Il Parco Naturale Regionale del Conero, istituito nel 1987, comprende un tratto di costa alta (il promontorio che dà il nome al parco) e un’ampia fascia collinare interna, tra i comuni di Ancona, Camerano, Numana e Sirolo. Nel suo territorio, oltre a habitat rari di eccezionale valore naturalistico, sono presenti emergenze di grande interesse geologico, archeologico e storico-culturale.

La principale caratteristica del parco è la diversità degli ambienti, che vanno dalla falesia alle aree umide, dal litorale marino alle colline. Nel versante nord del monte abbondano i boschi di roverella, carpino nero, acero napoletano e orniello, mentre nelle aree più soleggiate ed esposte a sud si trova la macchia mediterranea con leccio, corbezzolo, lentisco e terebinto. Data la sua posizione, è un ottimo rifugio per gli uccelli migratori, che in primavera e in autunno sono di passo, ma anche per le 76 specie stanziali nidificanti.

L’anello delle Spiagge di Sirolo

Consigliatissimo fuori stagione, quando le spiagge sono deserte e si possono apprezzare in tutto il loro fascino.

Si parte dalla piazza di Sirolo e si scende per la comoda strada sterrata fino alla spiaggia dei Sassi Neri, sottostante la falesia marnosa e caratterizzata da formazioni di scaglia rossa. Si prosegue quindi verso sud, oltrepassando la spiaggia di San Michele. Prima di risalire a Sirolo e visitare il suo interessante centro storico, si potrà osservare la Grotta Urbani, una cavità naturale ai piedi della rupe su cui sorge l’abitato.

I luoghi leopardiani a Recanati

Recanati, nelle magnifiche colline maceratesi, è strettamente legata alla fama del poeta Giacomo Leopardi, che qui, nel suo natio borgo selvaggio, nacque e trascorse gli anni della giovinezza. Casa Leopardi è ancor oggi abitata dai discendenti del poeta. La sua forma attuale si deve a una ristrutturazione dell’architetto Carlo Orazio Leopardi, realizzata alla metà del XVIII secolo. Al suo interno, l’ambiente più suggestivo è la biblioteca, che custodisce i circa 20.000 volumi raccolti dal padre del poeta, il conte Monaldo, e sui quali il giovane Giacomo trascorreva ore e ore di studio matto e disperatissimo.

Io gli studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte,
D’in su i veroni del paterno ostello
Porgea gli orecchi al suon della tua voce,
Ed alla man veloce
Che percorrea la faticosa tela.
Mirava il ciel sereno,
Le vie dorate e gli orti,
E quinci il mar da lungi, e quindi il monte.
Lingua mortal non dice
Quel ch’io sentiva in seno.

(A Silvia, 1828)

Casa Leopardi, la casa di Silvia (alias Teresa Fattorini) e la chiesa di Santa Maria in Montemorello, dove fu battezzato Giacomo nel 1798, si affacciano sulla piazzuola del Sabato del villaggio

I fanciulli gridando
Su la piazzuola in frotta,
E qua e là saltando,
Fanno un lieto romore.

(Il sabato del villaggio, 1829)

Il Colle dell’Infinito è la sommità del Monte Tabor, da cui si domina l’ampio panorama dal mare Adriatico agli Appennini, che ispirò l’omonima – notissima – poesia composta dal poeta a soli 21 anni: 

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell’ultimo orizzonte il guardo esclude.

(L’infinito, 1818)

Palazzo Antici-Mattei è la casa di famiglia della madre di Leopardi, Adelaide Antici Mattei; a poca distanza, il complesso di Sant’Agostino, la cui torre campanaria è famosa per essere citata dal Leopardi ne Il passero solitario:

D’in su la vetta della torre antica,
Passero solitario, alla campagna
Cantando vai finché non more il giorno;
Ed erra l’armonia per questa valle.
Primavera dintorno
Brilla nell’aria, e per li campi esulta
Sì ch’a mirarla intenerisce il core.

(Il passero solitario, 1835)

Un modo originale per conoscere la Recanati di Leopardi è senz’altro fare una visita guidata del borgo con Leopardi in persona! I nostri insoliti viaggiatori sono stati acconti proprio da Giacomo Leopardi, che li guidati per i luoghi a lui cari tra racconti e letture delle sue opere, ecco qualche foto della bella esperienza:

La Chiesa di Santa Maria di Portonovo

La Chiesa di Santa Maria di Portonovo è ciò che oggi rimane di un’antica abbazia benedettina eretta all’inizio dell’anno Mille in un luogo di grande suggestione, tra l’azzurro del mare e il verde intenso del bosco, perfetto per i monaci che cercavano pace e serenità. Con i sui esterni in pietra bianca del Conero, la chiesetta di Portonovo è un gioiello di architettura romanica. All’interno, la struttura massiccia ed essenziale invita alla meditazione, ed è ancora possibile ammirare la pavimentazione originale in pietra gialla e cotto. 

In corrispondenza dell’abside centrale, che svetta verso l’alto, dalle finestre rivolte a est verso il mare entra la luce del sole nascente, che nel Medioevo illuminava il canto mattutino dei monaci. Dopo un periodo di abbandono, alla fine del Novecento la chiesa di Santa Maria di Portonovo è stata restaurata e riaperta al culto.

La bella Chiesa di Santa Maria, si raggiunge dopo una piacevole passeggiata nella Baia di Portonovo, passando in mezzo a laghetti suggestivi e costeggiano il mare turchese.

Le Grotte di Camerano

Sotto il centro storico di Camerano si svolge un labirinto di ampi ambienti sotterranei (le “grotte”), scavati nell’arenaria. A lungo ritenute antiche cave di arenaria o addirittura luoghi per conservare il vino, ora, grazie alle più recenti esplorazioni, le grotte sono state riconosciute come spazi frequentati e dotati di un certo decoro, caratterizzati dalla presenza, in quasi tutti gli ambienti, di abbellimenti architettonici, bassorilievi e particolari decorativi che poco si addicono a semplici cave o cantine: volte a cupola, a vela, a botte, sale circolari e colonne denotano un particolare gusto architettonico, così come le decorazioni con fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi.

Le grotte di Camerano svelano un paese sotterraneo fiabesco e ricco di fascino, una città segreta sotto la città, in cui storia e leggenda si intrecciano. L’interpretazione oggi più plausibile è quella di un uso abitativo, rituale, e difensivo che si è protratto per secoli, visto che 1944 l’intero sistema ipogeo venne adibito a rifugio per la popolazione durante i bombardamenti.

Vuoi fare questo viaggio?

Parti con noi il 14 maggio 2021!

Si ringrazia di cuore la nostra partecipante Laura Stefani per averci inviato alcune belle immagini di viaggio che abbiamo pubblicato.

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