Capodanno Vietnamita – Tet. Luna Nuova, Vita Nuova
Dopo due anni e mezzo ritorno in Vietnam all’inizio del nuovo Anno Lunare. Nel paese si sono da poco conclusi i festeggiamenti del Capodanno Vietnamita – Tet. Mettiamo luce su questa pittoresca celebrazione e poi insieme a Thuy, una cara mia amica vietnamita, vediamo quali sono i sentimenti e le sensazioni che un locale associa a questa festività.
Ma cos’è questo Tet?
In Viet Nam, così come in Cina, la tradizione vuole che si segua il calendario lunare. Il moto di rivoluzione della luna intorno alla terra ha una durata di 29,5386 giorni. In sostanza i mesi si succedono nel corso dell’ anno alternandosi in 12 mesi di 29 e 30 giorni, andando a formare così un anno lunare di 354 giorni, di 11 giorni più breve dell’ anno solare.
Per compensare tale differenza, circa una volta ogni tre anni, o più esattamente 7 volte ogni 19 anni, si aggiunge un mese, il 13°, all’ Anno Lunare. Il Tet è la festa di celebrazione del nuovo anno e dell’ arrivo della primavera, ed ha luogo tra il primo e il settimo giorno del primo mese del calendario lunare che cade tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio.
Durante il Capodanno Vietnamita – Tet riveste un ruolo importante la decorazione della casa, ci si dedica con cura all’altare degli antenati. Uno ad uno vengono ripuliti gli oggetti di culto: i vasi per i bastoncini d’incenso, bruciaprofumi, candelabri, piatti per le offerte, che poi vengono disposti di fronte ad un tabernacolo rosso sul quale sono scritti in ideogrammi cinesi i nomi dei defunti antenati. L’ altare è successivamente guarnito con un piatto che contiene 5 generi di frutti: banane verdi, pompelmi, sacrodattili o “mano di Buddha”, aranci verdi e mandarini.
La casa è riempita ed addobbata di fiori e alle pareti vengono appese stampe popolari beneauguranti. In vietnamita si dice an Tet, letteralmente “mangiare il Tet“. Il cibo ha un ruolo molto importante nei festeggiamenti per il nuovo anno. Ogni famiglia si procura della carne di maiale. o addirittura un intero porcellino, la cui carne è usata per preparare il ban chung, un pasticcio di riso viscoso farcito di fagiolini, pestato e avvolto in foglie di zong. Si preparano poi dei piatti freddi come il gio, un patè di carne, il nem chua, maiale fermentato, il thit dong, maiale in gelatina condito con cipolle salate, ca kho, pesce cotto, etc.; il tutto viene abbondamente innaffiato dal liquore di riso distillato.
Alla mezzanotte dell’ ultimo giorno del dodicesimo mese, il Dem giao thua o “passaggio al nuovo anno”, si sfoga un assordante concerto di petardi. Al mattino del primo giorno del nuovo anno ogni famiglia commemora con una cerimonia gli antenati, poi attende il primo visitatore per “inaugurare il suolo familiare”, che con la sua presenza influenzerà tutto l’ anno che è iniziato.
Si scambiano poi auguri di fortuna, pace, prosperità, longevità, fertilità, successo nel lavoro o negli studi, ricca discendenza. Ci si Ci si astiene dal pronunciare parole scortesi o sconvenienti e chi ha preoccupazioni per il futuro si reca ad interrogare gli oracoli nella pagode e nei templi taoisti. I festeggiamenti durano per tre giorni ed hanno termine alla sera del quarto giorno della prima luna, quando si celebra la cerimonia del saluto alle anime degli antenati e vengono bruciati tutti gli oggetti votivi in carta che erano stati offerti all’ inizio del Tet.
Se ti dico Tet, cosa ti viene in mente?
“Il Tet Tet è qualcosa di molto speciale per me, fa affiorare i ricordi dell’infanzia. Associo al Tet sentimenti di eccitazione, di entusiasmoe di nostalgia. L’entusiasmo che ho provato tantissime volte perché in occasione del Tet ci si veste bene, si incontrano amici e parenti che non si sono visti per tutto l’anno. Pensando a Tet mi viene l’acquolina in bocca. Durante il capodanno si partecipa a pasti con cibi meravigliosi, una vera gioia. Germogli di bamboo con zampe di maiale in umido, torte tipiche di riso, sottaceti ed involtini fritti di ogni ben di dio, il tutto accompagnato da freschi bún (noodles di riso).
Mi viene in mente l’odore fresco della casa quando è pulita a modo, con i fiori di ciliegio dappertutto. In questo periodo di solito guardo anche qualche show televisivo che parla di tradizioni Vietnamite, di Tet, dei cibi tipici e dei villaggi più affascinanti del paese. Ovviamente non posso parlarti di quelle che sono le mie impressioni sul Tet senza parlare dei soldi, ci piace molto collezionare soldi fortunati, come buon auspicio per il nuovo anno che arriva”.
I festeggiamenti di quest’anno si sono conclusi qualche giorno fa e siamo ufficialmente entrati nell’anno sotto il segno del topo. In partenza proprio oggi per il Vietnam da dove vi inoltrerò quotidianamente aggiornamenti, foto e qualche racconto per il momento è tutto. Cercherò di seminare felicità e raccogliere sorrisi ovunque lascerò impronte, questo ve lo garantisco, a presto.
Mattia