Erika VecchiettiAutore
Viaggia con Erika
Il fascino del teatro antico e l’archeo aperitivo al museo: il Plautus Festival (Ecuba) e il Museo archeologico di Sarsina con esperienza di archeo gastronomia
Pasquetta a Calci e Vicopisano. Tra storia, arte e natura (Pisa, Toscana)
Basilicata coast to coast dal Tirreno allo Ionio
La magia delle fiabe e del teatro antico: il Plautus Festival a Sarsina (Càsina) e Sant’Agata Feltria
Le Marche di Dante tra abbazie, rocche e archeologia
La Valle Camonica dalla preistoria al medioevo
“Dante. La visione dell’arte” e la Forlì della Divina Commedia (FC)
“DANTE. Le arti al tempo dell’esilio” e i mosaici ravennati nella Divina Commedia (RA)
Gli articoli di Erika
La Felicità Interna Lorda del Bhutan
La Felicità Interna Lorda del Bhutan, in inglese Gross National Happiness (GNH), è un indice di progresso economico e morale che il sovrano del Paese himalayano Jigme Singye Wangchuck ha introdotto negli anni Settanta come alternativa al Prodotto Interno Lordo (PIL).
Černobyl’ 26 aprile 1986
Potendo viaggiare nelle campagne francesi ci aspetteremmo di vedere, oggi, sui cancelli di uno degli impianti nucleari che costellano l’Hexagone, lo striscione di un’associazione ambientalista che ricorda l’anniversario del disastro di Černobyl’, avvenuto all’1 e 23 della mattina del 26 aprile 1986. Nel 2010, anno in cui è uscito il primo dei due romanzi che […]
Libertà di Antichi e Moderni secondo Constant
Benjamin Constant nacque a Losanna nel 1767 da una famiglia protestante svizzera di origine francese. La sua natura inquieta, unita ad alcune infelici scelte politiche – prima fra tutte la collaborazione con Bonaparte durante i Cento Giorni dopo esserne stato acerrimo nemico – hanno contribuito alla scarsa fortuna del personaggio, dipinto come ambiguo, incoerente e opportunista, fino agli ultimi decenni del secolo scorso. Nel 1819 tenne all’Athénée Royal il “Discorso sulla libertà degli Antichi e dei Moderni”, caposaldo del suo pensiero politico.
La Giunta delle Filippine di Goya (1815)
La Giunta delle Filippine è tela più grande che Francisco Goya ha dipinto, conservata al Musée Goya di Castres in Francia. Risale al periodo in cui le Filippine erano parte del grande impero coloniale spagnolo, e rappresenta un evento storico: la sessione del 1815 del consiglio della Real Compañía de Filipinas presieduto dal re Ferdinando VII.
Pèsach la Pasqua ebraica tradizionale
Pèsach è la Pasqua ebraica, una festività che celebra la liberazione del popolo ebraico dall’Egitto e il suo esodo verso la Terra Promessa. Si sovrappone spesso con la Settimana santa cristiana, e dura sette giorni (in Israele e per gli ebrei riformati e progressisti di tutto il mondo) o otto giorni (per gli ebrei ortodossi, conservatori e chassidim nella diaspora).
Il passaggio a Nord-Ovest di Chateaubriand (1791)
L’8 aprile del 1791 iniziava il passaggio a Nord-Ovest di Chateaubriand: in piena rivoluzione, François-René de C. lascia Parigi alla volta del continente americano alla ricerca della leggendaria rotta che collegava l’Atlantico al Pacifico attraverso il vasto e misterioso arcipelago artico canadese.
La mappa di Madaba: un insolito tour di Gerusalemme
La mappa di Madaba, in Giordania, è considerata la più antica rappresentazione cartografica originale della Terra Santa (e di Gerusalemme in particolare). Oltre a essere un eccezionale documento storico, ci guida in un insolito tour della Città Santa, attraverso edifici ancora visibili e altri il cui aspetto è mutato nel corso dei secoli o non più conservati.
Pesci, pescatori e salsa di pesce dall’antica Roma a oggi
Sappiamo benissimo, dalle tante e diverse fonti giunte fino a noi, che gli antichi Romani andavano pazzi per il pesce. Immagini di pesci, molluschi e crostacei – oltre che di pescatori – abbondano nell’arte, esistono diverse ricette a base di pesce nei libri di cucina e abbiamo anche testimonianza di una curiosa specialità gastronomica, il garum, una salsa di pesce fermentato, che a noi oggi sembra ai limiti del commestibile ma che curiosamente rivive in diverse parti del mondo.
La fuga senza fine di un viaggiatore di professione
Franz Tunda, protagonista di “Fuga senza fine” (1928), è un giovane ufficiale dell’esercito asburgico che, durante la Grande guerra, viene fatto prigioniero dai russi e rinchiuso nel lager di Irkutsk. Riesce a evadere e da lì inizia la sua fuga, che lo porterà nell’Armata rossa, in Russia, nel Caucaso, e infine di nuovo nella vecchia Europa, «senza nome, senza credito, senza rango, senza titolo, senza soldi e senza professione: non aveva né patria né diritti».